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#NeVadoFiero

Creato il 25 aprile 2014 da Automaticjoy
Buon 25 aprile a tutt*! Oggi come ogni anno è importante ricordare il significato di questa celebrazione, la più fondamentale tra tutte le festività del nostro Paese.
La scorsa settimana sono stata invitata da Simona di Gattosandro viaggiatore a scrivere il mio #NeVadoFiero, post nato dal blog Diqua&Dilà allo scopo di prestare attenzione a tre azioni che compiamo quotidianamente che siano in grado di rendere il mondo un posto (almeno un po’) migliore. Non è facile per me pensare a cose di cui essere orgogliosa, in particolare in questo momento, ma ho deciso di fare uno sforzo e giudicarmi in positivo per una volta. In qualche modo, tutte e tre le risposte sono legate alla mia esperienza in Giappone (ma va?).

Train and sakura

Sakura sulla Yamanote: molto Giappone


Note
#gentilezza. Chi mi conosce dalla mia vita prima forse non sceglierebbe l’aggettivo “gentile” per descrivermi: per tanto tempo sono stata piuttosto una bestiola selvatica e diffidente, che ringhiava a chiunque si avvicinasse troppo. Negli ultimi mesi ho imparato a dare agli altri piccole attenzioni, una parola carina senza ragione, e ho finalmente capito che gentilezza porta gentilezza, sorrisi portano altri sorrisi. Chissà che non sia stato il tono di voce soave di qualche commessa giapponese a mettermi sulla buona strada? Mi ricorderò sempre la ragazza che lavorava al mio negozio di abbigliamento preferito che, quando le chiesi il nome del gruppo che stava ascoltando, mi scrisse il nome in kanji e rōmaji su un foglietto carinissimo e mi fece scoprire i Soutaisei riron. La sua non era quella cortesia a volte un po' forzata che accompagna gli irasshaimase, ma una dolcezza tutta naturale che mi ha scaldato il cuore.

Kamogawa

Kamogawa notturno


#saper ascoltare. Nelle conversazioni quotidiane so essere logorroica e egocentrica come pochi. Quando una persona importante ha la necessità di essere ascoltata veramente, però, chiudo fuori il mondo e per tutto il tempo necessario mi concentro su chi ho davanti, sulle parole e sulle esitazioni, e istintivamente so quando l’altro ha bisogno di silenzio e quando di domande, quando mostrare empatia e quando scuotere con energia il mio interlocutore. Pontus che mi parla dei dubbi sul suo futuro intanto che fa buio, i gelati con Miguel mentre le sue insicurezze a poco a poco venivano a galla, o quel caldo pomeriggio sul Kamogawa in cui Simon non smise di parlare finché non mi ebbe raccontato tutta la sua vita (letteralmente) sono momenti che ancora mi legano a queste persone, e legano loro a me.
 

Forest between Kibune and Kurama

Tra Kibune e Kurama

#attenzione all’ambiente. Non trovo dovrebbe essere una cosa di cui andare fieri in realtà, quanto piuttosto un atteggiamento ormai radicato in ognuno, ma ho notato più volte quanto siamo ancora lontani da una consapevolezza generale dell’importanza della questione ambientale. Non costerebbe poi tanto rinunciare a prendere la macchina ogni tanto, o risparmiare sull’aria condizionata in estate, abbandonare una volta per tutte lo stile di vita à la “ma che me ne frega”. Il Giappone, da questo punto di vista, non se la cava affatto bene: la ricerca della comodità a tutti i costi spesso va a discapito del risparmio e la quantità di sprechi nella vita quotidiana è spaventosa. Si può fare di meglio, tutti quanti, basta non mettere sempre se stessi davanti a tutto il resto.
E voi, di cosa andate fieri? Cosa fate nel vostro piccolo, ogni giorno, per rendere il mondo un posto migliore?

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