PER CERTA GENTE PERFINO NATALE è un pretesto per uccidere. 32 cristiani fra cui un prete sono morti e 75 sono rimasti feriti durante la notte di Natale a Jos e a Maiduguri in Nigeria, l’ultimo episodio della guerra di religione che da anni vede i musulmani scatenati contro i cristiani. Si sospetta che gli assassini facciano parte del gruppo islamico Boko Haram, che lo scorso anno è stato responsabile di numerosi atti di violenza anticristiana.
SI TRATTA DI UNA GUERRA squisitamente religiosa. I cristiani sono stati uccisi per il solo fatto di non essere musulmani. Contriariamente a quanto stanno cercando di dire gli avvocati difensori delle religioni che in queste circostanze si manifestano puntuali come orologi svizzeri, il tribalismo, la politica e il terrorismo non c’entrano per niente. In Nigeria, come in altre parti del mondo, i cristiani sono uccisi per il semplice fatto di essere cristiani. E non potrebbe essere diversamente, visto che gli assassini dispongono di un libro sacro che ordina “uccideteli ovunque li incontriate”. Da buoni musulmani, non fanno altro che eseguire gli ordini per guadagnarsi il paradiso. La prova? Il mondo islamico si guarda bene dal prendere le distanze dagli ammazzacristiani. Interrogato sulla sua attitudine nei confronti degli assassini musulmani, il portavoce della più alta autorità islamica, l’università di Al-Azhar al Cairo, si è elegantemente tolto d’impaccio dicendo che la cosa riguarda soltanto la loro coscienza. E non aveva scelta, perché nessuna autorità islamica può disattendere l’ordine di Muhammad nel Corano, sura al-Tawba verso 5.
ECCO PERCHE' L'ISLAM è una bomba potenziale. La nostra vita è affidata alla “coscienza” dei musulmani, che per fortuna alla stragrande maggioranza suggerisce d’ignorare l’ordine di Muhammad e lasciare in pace i fedeli delle altre religioni, quando non gli suggerisce addirittura di gettare l’islam alle ortiche e abbracciare il libero pensiero. Succede spesso e da tempo nel mondo islamico è nata una fantastica generazione di liberi pensatori. Ma basta che un musulmano su 1000 decida di eseguire l’ordine del profeta e si vedono i risultati. E’ inutile cercare di attribuirli ad altre cause. Certe ideologie, in particolare le religioni monoteiste, contengono il germe di una violenza che esplode alla minima occasione. Una violenza basata sull’intolleranza e sull’arroganza di chi si considera il depositario della verità assoluta.
EPPURE IL PAPA si guarda bene dal denunciare l’islam come la causa dei massacri dei cristiani, forse perché anche i cristiani hanno sulla coscienza i cadaveri di qualche milione di islamici. Per Ratzinger la causa di tutti i mali è il secolarismo, contro il quale si è pronunciato in termini molto più virulenti di quelli usati per condannare i massacri. E dal suo punto di vista non ha tutti i torti. E’ il libero pensiero che gli toglie il terreno sotto i piedi denunciando le assurdità, le incongruenze e la nocività delle religioni, certamente non qualche centinaio di cristiani morti ammazzati. Con l’islam conviene mettersi d’accordo, visto che il secolarismo minaccia entrambi. A parte il fatto che, nei piani del papa, la minaccia islamica può provocare un salutare riflusso di pecorelle smarrite sotto l’ala protettrice del vescovo di Roma, come quando arrivavano i turchi e la gente terrorizzata correva a rifugiarsi nelle chiese.
Dragor
.