Magazine Opinioni
Avvertenza: questo articolo è decisamente di parte. Di parte perché essendo io ateo non ritengo che una religione, per chissà quale principio, possa essere considerata migliore di un’altra; cosa che invece ritengono molti fanatici religiosi. Fanatici religiosi se ne possono trovare anche fra anche i buddhisti. In special modo fra quelli di casa nostra, che pensando di essere originali, rifiutano il cristianesimo magari perchè cresciuti in un ambiente bigotto, ma poi, anziché fare professione di ateismo, o meglio ancora, tentare di studiare la storia della propria cultura e di conseguenza della propria religione per poi meglio conoscere quella altrui, pensano bene di adottarne un’altra finendo per non conoscerne nessuna delle due. Non mi riferisco ovviamente a chi è diventato buddhista dopo un cammino lungo e serio, ma a chi è buddhista perché “ Ratzinger è nazista”, perché “i preti sono pedofili” e altre ovvietà che fanno sentire certe persone dei "ribelli", o, una volta buddhisti, dei "mistici" alla ricerca di se stessi, mentre sono solo idolatri dell'ignoranza.
Sappiamo tutti quali e quanti sono gli scandali e le atrocità di cui si è macchiata la chiesa cattolica nel corso dei secoli. In molti poi, e questo mi rammarica, anzi, mi fa imbestialire, pensano di poter dimostrare che l’Islam sia una religione fatta esclusivamente di terrore e acido in faccia alle donne. Non di meno so perfettamente quali siano le storture alle quali gli integralisti abbiano sottomesso il Corano, e sono pronto a riconoscerle. L’ebraismo poi, questo si sa, è da altrettante persone, considerato un culto fatto di esteriorità e di punizioni per l’appunto “bibliche”. Oggi però, parleremo dell’unico (per molti) intoccabile, o “infallibile”, per usare un termine caro a Pio IX : Il Dalai Lama, ovvero Tenzin Gyatso, cioè un uomo come tutti gli altri. Diamone subito un ritratto che lo qualifica per quello che realmente è, e non per il propagandista di se stesso che in questi giorni si è visto per le vie dell’Emilia a dispensare banalità. Una per tutte? “E' tempo di lavorare duramente, sappiamo che gli italiani di solito fanno le cose con calma, adesso però non è il momento di rilassarsi”. Sappia, caro ineffabile, che l’Emilia è terra di gente che ha sempre lavorato e non si è mai rilassata.
Cominciamo con un'intervista del 2003:
Perché tentennare di fronte ad una domanda così semplice? È chiaro: il Tibet è finanziato dalla CIA da anni per fare il gioco degli USA contro la Cina. Mettendosi nei panni di un paese perseguitato possiamo anche e perfettamente capire il Dalai Lama, ma questo non dimostra nient’altro se non che si tratta di un capo di stato come tanti altri e non del guru di newagers aggrovigliati nella loro spiritualità da edicola .
Attenzione: il canale dal quale ho reperito questo video si chiama http://texadebooks.altervista.org. E' un sitocattolico oltranzista dove si presenta il lamaismo come una dottrina vicina al nazismo. Tutto questo perchè in Tibet sono stati uccisi dei cristiani ad opera dei buddisti. E' stupido ed eccessivo. Fatto sta che il Dalai lama queste parole le ha dette. Allora a quale fonte affidarci per capirne di più? Pochi c'avranno pensato prima, ma la soluzione è molto semplice: alla fonte che da tutti ormai ufficialmente viene considerata la più oggettiva, enciclopedica e non partigiana: Wikipedia alla voce Dalai Lama critiche: http://it.wikipedia.org/wiki/Tenzin_Gyatso#cite_note-8 :
Nell'ottobre1998l'amministrazione delDalai Lamariconobbe di aver ottenuto negliAnni Sessantacirca 1,7 milioni di dollari all'anno dallaCIA[5]e di aver permesso l'addestramento di un gruppo di milizianikhampainColorado.[6]. Quando l'esponente dellaCiaJohn Kenneth Knausgli chiese se l'organizzazione avesse fatto bene o male a fornire il suo supporto, Tenzin Gyatso rispose che nonostante l'effetto positivo sul morale, «migliaia di vite furono perse nella resistenza» e che «il governo statunitense si era interessato agli affari interni delTibetnon per aiutarlo, ma per usarlo tatticamente come arma contro laCina»[7]. Nel1998ilDalai Lamafu pesantemente criticato dal giornalista britannicoChristopher Hitchensper il suo presunto supporto al programma nucleareindiano, per la «vendita diindulgenze» ad alcuni personaggi famosi diHollywood, tra cuiRichard Gere, e, infine, per alcune affermazioni interpretabili come giustificative dellaprostituzione[8]. Tenzin Gyatso è stato anche criticato per le sue posizioni ondivaghe e accusato di aver modificato il proprio messaggio per accattivarsi di volta in volta i favori dell'opinione pubblica, e di aver calibrato i messaggi successivi in funzione delle critiche ricevute per quelli precedenti. Questo avrebbe portato fazioni opposte a ritenersi entrambe depositarie del favore del Lama: tra le materie più sensibili da lui trattate vi sono l'omosessualità[9], l'aborto, laguerra in Iraqe l'indipendenza delKashmir. I sostenitori delDalai Lamarimarcano tuttavia che tale atteggiamento va letto alla luce di una politica conciliatoria tra visioni opposte. Anche l'amichevole immagine delTibetfeudaleresa dalDalai Lamanon è esente da critiche[10], dove è stata contestata la presenza dellaservitù della gleba(che riguardava circa il 90% delle persone impiegate nelle campagne) e addirittura di episodi di vera e propriaschiavitù.[11]Inoltre, ilcodice penalecomprendeva forme dipena corporalee lapena di morteper i casi più gravi.[10]Tenzin Gyatso ha ribattuto condannando fermamente alcune pratiche dell'anticoTibetfeudale, e ha aggiunto che l'invasione cinese ha interrotto il processo di modernizzazione da lui iniziato. Lo storicoMichael Parentiha avanzato, senza per altro portare alcun elemento storiograficamente attendibile e fondato, l'ipotesi che l'abbandono delDalai LamadelTibetnel1959e la decisione del governo cinese di ivi abolire l'istituto della servitù possano essere collegate[10].
Ci sono anche i link in Inglese come d'abitudine, di modo che possiate andare a verificare le fonti. Io ho semplicemente copiato e incollato. Si, è vero, non è mia abitudine copiare e incollare, ma nel caso di Wikipedia mi sono voluto fidare perché finora nessuno ha mai contestato, almeno per intero, l’oggettività della più grande e seguita enciclopedia no profit e on-line che ci sia. Le singole voci sono costantemente sottoposte al giudizio di migliaia di collaboratori che gratuitamente contribuiscono a fornire questo servizio. Molti invece preferiscono abbeverarsi alla fonte di gruppacci facebook o cibarsi di lerciume vomitato da youtubers la cui unica fonte sono loro stessi e i loro deliri.
Anche Youtube però, può essere attendibile, sempre che si verifichi se chi parla è un cialtrone o qualcuno che almeno qualche cosa di serio in vita sua l'ha detto. In questo caso è Webster Tarpley: http://it.wikipedia.org/wiki/Webster_Tarpley , non la bibbia, ma almeno un giornalista investigativo che, per quanto mi riguarda, ebbe a dire cose più che corrette sul caso Moro (è una pagina della nostra storia sulla quale credo di aver acquisito una certa competenza).
L'intervista che sto per linkare rivela verità davvero in contrasto con la figura amena del Dalai Lama che siamo abituati a conoscere. In più, a uscirne fuori male è proprio la religione buddhista in Tibet.
Ecco l'intervista a Tarpley: http://vimeo.com/43003475 .
Ho copiato e incollato anche io, si, l’ho fatto. Ma almeno non ho copiato ed incollato le solite patacche da web, o le solite frasi fatte, tipo questa:
L'occidente ringrazia per le sue parole di speranza. E Alfred Bernhard Nobel? Un altro occidentale, svedese per la precisione, che ideando il premio che portava appunto il suo nome, pensava anche lui tanto al futuro? Cosa penserebbe di lei se fosse ancora vivo? A lei signor Tenzin Gyatso è stato conferito un premio Nobel per la pace nel 1989. Forse ha ragione lei: Nobel è un altro occidentale che è morto come se non avesse mai vissuto. Ma questo grazie a lei.
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