Anche noi sogniamo, si.
D’altra parte se gli angeli mangiano fagioli, i disoccupati allora sognano.
E cosa sogniamo?
Beh lo sapete voi meglio di me… Ma prima di tutto bisogna distinguere i sogni a occhi chiusi da quelli a occhi aperti.
A occhi aperti, sogniamo di mandare un cv talmente bello, che ci chiamano subito per offrirti il lavoro dei nostri sogni, ad una retribuzione da sogno, un sacco di benedir e la pace del conto corrente finché campiamo noi e i nostri figli.
A occhi chiusi.. Beh, e’ un altro paio di maniche.
Persino i sogni ricorrenti cambiano, quando siamo disoccupati.
Se sogniamo di lavoro, sogniamo di tornare in quel posto che non è più nostri, e che i nostri ex colleghi (che stanno la a far nella vita) ci ridono in faccia o ci buttano fuori. Ci dicono (ce lo ridicono invero) che quello non è più il nostro posto.
Addio, bei vecchi sogni in cui ci trovavamo a sciabattare in pigiama in metropolitana, additati da tutti. Il nostro nuovo incubo non è di uscire dimenticando qualcosa x la fretta di andare al lavoro..
Oppure sogniamo acqua. Tanta acqua acqua sconfinata acqua che ci sommerge e noi non riusciamo a nuotare, anche se sappiamo che lo sappiamo fare.. Niente, l’acqua e’ troppo potente e ci sommerge e ci porta via.
L’acqua non porta mai bene.
Sogniamo spiagge bianche e mari cristallini che si stendono placidi ai nostri piedi. È quando ci svegliamo ci viene da piangere xche sono anni che non andiamo in vacanza e i tempi dei viaggi in giro per il mondo sono finiti da un pezzo.
Sogniamo che i nostri genitori ci sbattono fuori di casa, stanchi di doverci riprendere quando non ce la facciamo più a mantenerci. Che i fidanzati o gli amici ci voltano le spalle perché non siamo più divertenti, ma scomodi esempi di ciò che si può diventare (e questo sono somiglia fin troppo alla realtà).
Oppure sogniamo dei denti.
Denti che ci cadono, denti che ci mancano, che ci troviamo nelle mani con il terrore di sapere cosa significa. Sentiamo con la lingua il vuoto sulle gengive, magari persino il sapore del sangue.
I denti portano anche meno bene dell’acqua.
Un tempo si diceva che portavano disgrazie e morti in famiglia, ora si dice che simboleggino la nostra paura difronte alla privazione, il nostro sentirci inermi difronte ad una perdita di sicurezza, materiale o spirituale che sia.
Chi non ha più denti non può mangiare, difendersi, prosperare o sopravvivere.
E a noi i denti li hanno cavati ad uno ad uno, con grosse pinze chiamate “crisi” e “esubero” e “necessità” e “inutilità” ..
E io rimpiango i tempi in cui l’unica cosa che sognavo era fare la gruista.