Non basta l’antimafia

Credo che ieri si sia chiuso un capitolo della storia d’Italia, si sia passato il giro di boa del ventennio e si sia chiuso il cerchio con quanto accadde vent’anni fà quando Giovanni Falcone venne ucciso e ebbe inizio il crollo della prima Repubblica. Io non sono un genio e non ci vuole un genio per capire questi fatti, credo solo che oggi è giusto dire che chi ha messo la bomba a Brindisi, chiunque sia, conosce l’importanza di queste ricorrenze e di questa simbologia molto meglio del sottoscritto. Penso a tante cose in queste ore, ma non ho esigenza di esprimere giudizi avventati e di dire più di quanto non ho già detto. Io sono uno stronzo qualunque e non debbo per forza dimostrare di avere un’ istantanea lettura sociale o addirittura storica di ciò che accade come hanno fatto i nostri politici mentre i corpi erano ancora a terra. Niente è certo nella strada in cui ci siamo andati a infilare, ma ci sono alcuni strani movimenti che non dovranno avvenire avendo per sottofondo cicaleccci e silenzio, per rispetto della mia intelligenza e di quella di tutti gli stronzi qualunque. I poteri occulti e criminali non ce la faranno sotto al naso come vent’anni fà. Io voglio cercare notizie, dettagli, pezzi di plausibili accadimenti e so che molti come me vorranno fare la stessa cosa. Dobbiamo essere in tanti a fare ciò, perchè non basta il cordoglio e il dolore, non bastano le manifestazioni e lo sdegno, non basta l’antimafia, occorre, è necessario cercare instacabilmente e collettivamente di mettere insieme il puzzle delle responsabilità materiali, economiche e politiche di ciò che sta accadendo.