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Non bisogna smettere di lottare per scrivere una fine felice sulle brutte storie dei piccoli

Creato il 26 maggio 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale
di Marina Angelo
Non bisogna smettere di lottare per scrivere una fine felice sulle brutte storie dei piccoliVi ricordate la storia, triste, della piccola Beatrice che, pochi giorni prima di Natale , il 14 dicembre a tre giorni dal suo settimo compleanno, veniva strappata dalle braccia della mamma Federica, assistita dall’avvocato Lipera, e rinchiusa in una casa famiglia?
Bene. Per quella storia non è ancora stata scritta la parola fine.
E a dire il vero a nulla sono valse le speranze che si potesse presto segnare una svolta positiva. Quella storia va avanti e si arricchisce di particolari sempre più infelici. E’ l’avvocato Lipera che continua a lottare per la liberazione della piccola che proprio ieri, ha inviato un’istanza di immediato collocamento della minore con la madre con subordinata revoca della CTU e nuova istanza di ricusazione dei CCTTUU, in particolare della prof.sa Malagoli Togliatti e contestuale trasmissione degli atti al PM in sede.
Insomma chiede Melius re perpensa, ovvero che la situazione venga meglio rivalutata. (scarica il documento). Per chi ha seguito la vicenda, non può certoi dimenticare il pianto della bimba che, al telefono con la madre gridava: portami via!!. Qui non si tratta solo di avere un cuore ma di giustizia.
Che giustizia è quella che continua a violentare madre e figlia? Che giustizia è quella che rimane immobile o approfitta dell’immobilità della burocrazia per compiere il suo dovere? Che giustizia è quella ruba giorni, mesi ed anni ad un’infanzia che non tornerà più e che rimarrà segnata per sempre? Già, magari si farà come quando a finire in galera per anni sono gli innocenti.
Magari, si chiederà scusa e si cercherà di pagare per il danno fatto. Qualcuno si è mai chiesto quanto valore può avere un danno simile? Io si e, non ha prezzo.
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