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Novità dal White Milano

Da Annaulaola

Si è chiuso ieri il White Milano, uno dei principali appuntamenti italiani per chi lavora nel settore della moda. Potevamo non essere presenti? Certo che no! Abbiamo passeggiato tra gli stand per raccogliere le impressioni di alcuni creativi. Tante le esperirenze che abbiamo ascoltato e raccolto… la creatività ha mille forme non solo per quanto riguarda il genere di prodotto e i materiali ma soprattutto per le storie che porta con sé.

scarpe Eligio Gabro

C’è chi porta avanti la tradizione del nonno, che fu poi storia anche dei genitori, scarpe realizzate a mano che, fin dagli anni 50, hanno rappresentato l’alternativa agli zoccoli.  Eligio Gabro ama così tanto la pelle da paragonarla a tutti noi, “la pelle è qualcosa di vivo e di vitale, ha un comportamento a seconda di come la si tratta, più o meno come gli esseri viventi”.

Barbara Brancaleoni

C’è chi poi, partendo dalla teoria, dagli studi di storia dell’arte passando dalla ceramica e dalla pittura, è giunta a sviluppare moduli di pelle componibili. Stiamo parlando di Barbara Brancaleoni, giovane creativa che presto avremo modo di conoscere più a fondo.

C’è poi chi ama l’alta moda ma non vuole rinunciare ai materiali semplici e naturali come la rafia proveniente dalla palma; perfetta per creare splendide borse all’uncinetto mentre le pigne acquistano nuova vita divenendo abiti.Tiziano Guardini: segnatevi questo nome.

Tiziano Guardini

Spazio anche agli accessori. Tante le proposte per quanto riguarda le cinture. Il marchio Verba ha scelto di riscoprire l’importanza della fibbia; intercambiabili in modo da regalarti ogni giorno un dettaglio differente e realizzate in smalto ceramico per offrire un range di colori più sfizioso. Copertoni di bicicletta riciclati, lavorati  e colorati da una comunità di recupero di ragazzi tossicodipendenti diventano simpatiche cinture. Questa è al proposta di Maglie.

Verba

La cosa più bella del White Milano? Siicuramente la varietà! Se a volte guardando alcune riviste ci si può lamentare che “quest’anno è tutto uguale” questo di certo non lo si può dire camminando tra gli stand dei tanti autoproduttori italiani che noi non ci stancheremo mai di supportare!


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