Se non ricordo male, piove più o meno da lunedì. Forte, piano, ogni tanto una breve interruzione, e poi si ricomincia.
Ieri sono scappato in Sala Rossa del comune dove si è svolta una conferenza di un mio vecchio amico (assieme a sua moglie), sul cibo e le religioni. Quella, è stata la pausa senza pioggia più lunga dall’inizio della settimana.
Oggi pomeriggio, il tempo ha messo la testa un po’ a posto. Il cielo, benché coperto, di umore ancora arcigno, non minacciava più pioggia, e me ne sono andato a zonzo per la città. Sono finito in una libreria, ovviamente; quella di via Pia, la mia preferita. Ho comprato un libro; potevo esimermi? Sì, però alla fine ho deciso di cedere.
Devo terminare “Scrivere zen”, poi ci sarà “Nel territorio del diavolo” di Flannery O’ Connor e un altro di Carver (“Il mestiere di scrivere”, se non ricordo male).
Ho acquistato “Cattedrale”, sempre di Raymond Carver. Senza contare quelli che ho lasciato sullo scaffale, per ovvie ragioni economiche.