Tornano i trentennali in Italia con il collocamento del nuovo BTp 30 anni, con rendimento poco inferiore al 5%
E’ andato molto bene il collocamento del nuovo BTp 30 anni, scadenza 1 settembre 2044, emesso due giorni fa dal Tesoro dopo tre anni di assenza di emissioni di titoli di Stato di così lunga durata.
Sono stati collocati 6 miliardi di euro a fronte di 12,7 miliardi di richieste. Il dato positivo è che il bond ha riscosso un notevole successo all’estero, tanto che il 53% dei 170 investitori era straniero, i quali si sono aggiudicati circa lo stesso ammontare dell’importo loro offerto.
In particolare, il 26,1% è andato in Gran Bretagna, il 5,5% in Francia, il 5% in Germania, il 4,1% in Scandinavia, il 2,2% nel Benelux ed il 9,4% negli USA.
Il nuovo BTp 30 anni è stato emesso a un prezzo medio di 97,221 con un rendimento del
4,75% e cedola annua corrisposta per intero il prossimo 1 settembre, inferiore al BTp settembre 2040 collocato nel 2009 con cedola al 5%.
Dopo una sola seduta, il nuovo BTp 30 anni ha chiuso in rialzo a 99,389, per un rendimento lordo del 4,844%, poco sopra il 4,792% del BTp settembre 2040, che a fine serata prezzava sopra la pari a 104,018.
Sulla scadenza a 30 anni lo spread BTp-Bund si è attestato in zona 256 punti base, come all’incirca lo stesso differenziale per la scadenza a dieci anni, anzi, paradossalmente quasi una decina di punti in meno, stando alla seduta di giovedì scorso.
Un risultato molto importante per l’Italia, perché frutto di un certo ottimismo sui mercati per l’abbondante liquidità circolante nell’Eurozona ed in arrivo anche dal Giappone in seguito alle recenti misure monetarie molto espansive adottate dalla Bank of Japan. Importante, inoltre, il fatto che il 40% almeno dell’importo offerto sia stato sottoscritto da investitori con un’ottica di lungo periodo, come fondi pensione e assicurazioni, mentre il 39% è stata la quota sottoscritta dai fund manager.
Con il nuovo BTp 30 anni sale al 48,7% il debito già collocato nel 2013, rispetto alle previsioni dell’ammontare complessivo in emissione nel corso dell’anno, pari a 450 miliardi di euro.
Nel 2013 sono 19 i miliardi emessi per scadenze sopra i 15 anni, dopo il collocamento a gennaio di altri 6 miliardi a 15 anni e la riapertura del collocamento del BTp settembre 2040 per 900 milioni.