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Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio... AUGURI ALE!!!

Da Marella
Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio... AUGURI ALE!!!
« Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio,
ego me baptizzo contro il malocchio.
Puh! Puh!
E con il peperoncino e un po' d'insaléta
ti protegge la Madonna dell'Incoronéta;
con l'olio, il sale, e l'aceto
ti protegge la Madonna dello Sterpeto;
corrrrrno di bue, latte screméto,
proteggi questa chésa dall'innominéto. »

Io non sono superstiziosa e immagino che non lo sia neppure lei;  è un fatto però che da qualche anno a questa parte il giorno del suo compleanno o le "date limitrofe" sia funestato da qualche evento negativo per la sua vita, tanto che adesso ha perfino paura a festeggiarlo. 

Potevamo noi suoi amici far finta di nulla? Assolutamente no! Il 27 gennaio di X anni fa è nata una delle persone più meravigliose che abbia mai conosciuto e solo per questo fatto, tale data merita di essere ricordata in modo speciale e di venire cerchiata di rosso sul calendario, insieme a quella del compleanno dei parenti e degli amici più cari.

E tra i suoi amici più cari, conosciuti grazie al web e poi incontrati di persona, ci sono alcuni blogger che hanno voluto contribuire a  organizzarle questa piccola festa on line, con tanto di filastrocca propiziatoria e di banner, ideato dalla fantastica Mai, pieno di amuleti. 
Abbiamo deciso di realizzare per lei tante ricette portafortuna, per augurarle tutto il bene possibile e tutta la gioia che il suo grande cuore può contenere, ma soprattutto per farle sapere che le vogliamo un mondo di bene. 

PIGNOLATA IN CORNUCOPIA AUGURALE
(ricetta di Nonna Sara)
Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio... AUGURI ALE!!!

 Nonna Sara era una gran cuoca e questa è una delle pochissime ricette che sono riuscita ad annotare mentre lei la preparava; avevo 15 anni, me lo ricordo ancora.
La pignolata è simile agli struffoli napoletani: tocchetti di pasta fritti e poi passati in zucchero e miele, riuniti quindi in mucchietti - le pigne - e gustati non appena zucchero e miele si sono raffreddati. La realizzazione è semplicissima e il risultato garantito.
Questa volta ho voluto utilizzare parte dell'impasto per fare il contenitore, la cornucopia, cui ho aggiunto delle decorazioni propiziatorie: agrifoglio e uva. Il grappolo d'uva presenta delle foglie di agrifoglio perché non ho lo stampino dei pampini e la mia scarsa manualità non mi ha permesso di tagliarne al coltello di decenti; diciamo che è un ibrido volto ad augurare tutto il bene possibile a una cara amica. :-)
250 g farina 0
250 g semola di grano duro
4 uova
1 pizzico di sale
vino bianco secco q.b.
1 uovo per spennellare la cornucopia
Olio di semi di arachidi per friggere
150 g miele di zagara o di acacia (oppure millefiori)
150 g zucchero semolato
Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio... AUGURI ALE!!!

Setacciare un paio di volte la farina e disporla a fontana sulla spianatoia. Aggiungere un pizzico di sale, romperci dentro le uova e unire a queste del vino bianco secco. Io ho usato come dosatore mezzo guscio d'uovo e ce ne ho messi almeno 4, non ricordo di preciso. Bisogna ottenere un impasto morbido ed elastico, un po' più sodo della pasta per il pane.
Sbattere con la forchetta le uova e il vino e quando il nodo dell'albume si sarà allentato cominciare a incorporare la farina. Proseguire l'impasto a mano fino a che questo non sia omogeneo e della giusta consistenza. Avvolgerlo in pellicola trasparente e farlo riposare per mezz'ora.
(By the way, è stato proprio mentre impastavo la pignolata che mi è venuta l'idea delle tagliatelle al Nebbiolo: prima avevo deciso di farle coi mirtilli, in abbinata al ragù di cervo)
Nel frattempo preparare lo "stampo" per la cornucopia: appallottolare un foglio di carta dandogli una forma conica. Rivestirlo con più strati di alluminio in modo che la carta ne sia completamente ricoperta e non bruci. E' fondamentale usare più strati di alluminio, perché ciò favorirà l'estrazione del cono una volta cotta la cornucopia: tirando delicatamente infatti, verrà via il grosso del cono ma uno o due strati rimarranno attaccati e potranno essere facilmente staccati, con un po' di pazienza e mano delicata.
Confesso che ero così sicura che la prima cornucopia si sarebbe rotta, che l'ho fotografata prima di estrarre il cono, a imperitura memoria. :-D
Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio... AUGURI ALE!!!

Trascorso il tempo di riposo, staccare 1/4 di impasto, stenderlo a 5 mm di spessore e avvolgerlo attorno al cono. Ripiegare indietro i bordi per evitare che si "chiudano" sull'imboccatura del cono, rendendo difficile l'estrazione del supporto.
Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio... AUGURI ALE!!!

Preparare le decorazioni e attaccarle aiutandosi con un goccio d'acqua. Spennellare la cornucopia con un uovo sbattuto insieme a un cucchiaio di acqua e infornare in forno statico preriscaldato a 190 °C per 20-25 minuti, coprendo dopo 15 minuti con un foglio di alluminio se dovesse colorirsi troppo.
Sfornare la cornucopia, farla raffreddare leggermente ed estrarre con delicatezza il cono.
Lavorare l'impasto rimanente in tanti piccoli serpentelli di 1 cm di diametro. Procedere come per le ciambelline al vino: cominciare a stendere un serpentello e quando l'impasto torna indietro metterlo a riposare e passare al serpentello successivo; riprendere i serpentelli a uno a uno rimettendoli a riposare per 5 minuti quando si ritirano, fino ad aver raggiunto lo spessore desiderato.
Tagliare ogni serpentello in tocchetti di 1,5 cm circa e friggerli pochi per volta in abbondante olio caldo, fino a quando non vengono a galla da soli e diventano ben dorati. Scolarli con un ragno e passarli su un doppio foglio di carta da cucina.
In una pentola di capienza adeguata mettere zucchero e miele, portarli su fiamma bassa e mescolare, finché lo zucchero non si sciolga e il tutto non assuma un bel color caramello biondo. Versare nella pentola i "pinoli" pochi per volta e mescolare delicatamente per far sì che si intridano per bene di zucchero e miele caramellati: devono starci per circa 5 minuti.
Mettere qualche "pinolo" dentro la cornucopia, poi sistemarla su un piatto da portata ovale e versare i restanti "pinoli" tutto intorno, come se ne fossero usciti. Decorare a piacere con palline di zucchero colorato o con scorze di agrumi candite.
Se invece volete fare la pignolata tradizionale senza cornucopia, versare tutto su un piano di marmo leggermente unto di olio (ma va bene anche un foglio di silpat) e con le mani bagnate in acqua fredda modellare dei mucchietti piramidali, le "pigne". Far raffreddare e servire.
Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio... AUGURI ALE!!!

Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio... AUGURI ALE!!!

E ora tutti a leggere le altre ricette portafortuna, preparate apposta per Alessandra da:
 BUON COMPLEANNO, ALE!!!!!
P.S.: oggi toccava a me pubblicare la zuppa delle (St)renne. Siccome ubi maior, minor coessat, pubblicherò la ricetta domani.

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