Anni fa seguivo una rubrica radiofonica che si chiamava Dispenser, in onda su RadioDue intorno alle otto di sera, ovvero quell’ora infame in cui da bambina ero costretta a guardare il TG e che ho riconquistato alla libera scelta solo dopo aver lasciato la casa dei miei genitori.
Negli anni la trasmissione è cambiata molto; il conduttore originale (Matteo Bordone) è stato sostituito e la fascia oraria è passata dalle otto alle undici, ma il sottotitolo che recitava “distributore automatico di stimoli quotidiani” l’ha accompagnata fino alla chiusura nel luglio del 2010 e di stimoli me ne ha regalati tanti davvero, dalla musica alla lettura, dal cinema alla cucina, dalle notizie strampalate a vere e proprie chicche introvabili ovunque se non lì..
Per questo e per l’enorme gratitudine che provo verso tutto ciò che arricchisce il nostro quotidiano di quel qualcosa che trasforma una brutta giornata in un momento da ricordare ho cominciato a immaginare un post fatto alla maniera di Dispenser e dunque non per approfondire o conoscere ma solo per stimolare, saltando di palo in frasca senza la preoccupazione di arrivare necessariamente da qualche parte, ma per godersi il viaggio anche se potrebbe non portare da nessuna parte. I deboli di cuore una volta avvisati possono fin d’ora abbandonare la lettura, per i coraggiosi che intendono proseguire garantisco solo che l’omaggio è fatto di cuore e che i risultati non saranno all’altezza dell’originale ma ne rispecchiano di sicuro lo spirito.. quindi buttiamoci.
“Ci sono troppi supereroi in America, andiamo da un’altra parte…”

Protagonista di un grande colpo è una banda di fuorilegge con superpoteri, ma per i dettagli dovrete procurarvi il fumetto perché non intendo svelare nulla di più di quello che è necessario; non mancano un potente cattivo, anche lui dotato di poteri e capace di usarli fino alla perfidia, un’amicizia straordinaria, una buona dose di voglia di rivincita (ero indecisa tra rivincita e riscatto..), una ragazza con una mente incredibile e un vecchio, magari non proprio saggio ma ancora capace di suscitare idee geniali.
A tenere insieme il tutto, ironia dissacrante, suspance, un disegno fascinoso ma crudo e una sceneggiatura decisamente cinematografica.. io ho molto amato l’insieme, quindi suggerisco una verifica personale prima di decidere e come colonna sonora alla lettura mi permetto di consigliare Escape From New York Theme, ovvero il tema portante della colonna sonora di 1997 Fuga da New York, scritto da Carpenter.
E così arriviamo ad uno stimolo uditivo.. Ovvero una serie di podcast che possono risolvere numerose e varie esigenze.. tipo, esigenza numero 1: sono troppo pigro per leggere, preferisco farmi raccontare una bella storia.. e qui Lucarelli arriva in tuo soccorso o dio del divano con il poggiapiedi e ti sforna poco meno di 200 storie gialle, a volte nere e pulp allo sfinimento, a volte solo misteriose, che per un certo numero di quarti d’ora (tempo medio di un podcast singolo) di tengono lì a sentire parola per parola chi e perché ha fatto quello che ha fatto.. Si va da Vidoq a Babbo Natale, passando per l’Esperimento Milgram e il triangolo delle Bermuda.. Scaricate i podcast e trovatevi una seduta comoda, il mondo è pieno di storie da ascoltare.. (Dee Giallo lo trovate su Radio DeeJay, nella sezione podcast di iTunes e sul sito di Carlo Lucarelli).

La buona vecchia radio ha ancora molto da offrire a chi l’ascolta!
