Cinque persone sono state arrestate al termine dell' operazione: si tratta di africani, due erano già in carcere per altri reati. Agli arrestati sono stati sequestrati un appartamento a Rho (Milano), un «mini market» di prodotti alimentari di origine africana a Milano, proprietà di due degli arrestati, 75mila euro in contanti e conti correnti bancari con deposito di 40mila euro, beni e somme ritenute proventi del traffico illecito.
La droga arrivava in Italia per mezzo di corrieri «ovulatori» con ovuli riempiti di cocaina, del peso di 10/15 grammi ciascuno, avvolti in diversi strati di pellicola trasparente. I corrieri andavano a rifornirsi dello stupefacente in vari stati europei, Olanda, Germania, Spagna e Portogallo, da referenti radicati all'estero, per lo più africani, di origine nigeriana.
Diciannove corrieri sono stati arrestati in flagranza di reato nel corso delle indagini. Sono per lo più di origine africana (8 nigeriani, 4 gambiani, un congolese, uno del Sierra Leone ed un ivoriano), ma anche europea (2 polacchi, un portoghese, un rumeno).
Alcuni corrieri gambiani al momento dell'arresto avevano con sè una «cintura talismano», che avrebbe dovuto proteggerli dai controlli di polizia. Le attività investigative hanno portato, per alcuni aspetti, a collaborare con organi della polizia tedesca.
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