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Opposizione ma non troppo

Creato il 04 ottobre 2011 da Oblioilblog @oblioilblog

Opposizione ma non troppo

La sinistra è spesso sotto accusa da parte dei giornali e dell’opinione pubblica: manca un leader trascinatore, troppe differenze tra le varie correnti interne, proposte poco accattivanti, iniziative flebili.

Si potrebbe pensare, tuttavia, che non avendo la maggioranza in Parlamento, l’Opposizione possa fare ben poco in concreto, se non l’ormai insipido brodino della richiesta di dimissioni. La sfiducia è l’arma estrema, ma inconcludente: in quei frangenti i berluscones serrano le fila e si presentano compatti. Ma non sempre è così.

I doppi incarichi dilagano tra Palazzo Madama e Montecitorio: ventidue ministri, trentuno sottosegretari, due sindaci, dodici presidenti di Provincia, undici consiglieri provinciali e quattro assessori comunali. Senza contare le professioni personali: 134 sono avvocati, 116 imprenditore, giusto per citare i più numerosi. 

Tutto questo, aggiunto dalla pigrizia causata dalla comodità di un posto ben remunerato anche se l’attività scarseggia, fa sì che le assenze siano voluminose. E qui dovrebbe scattare la trappola dell’Opposizione.

Le Opposizioni hanno vinta la battaglia parlamentare 89 volte, la maggior parte però su provvedimenti di minor importanza. Per 5098, invece, le defezioni nell’emisfero sinistro hanno permesso al governo di approvare le proprie leggi nonostante i banchi quasi vuoti. Un’enormità. Si tratta del 35% totale dei testi finiti in Gazzetta Ufficiale. Potevano essere respinti, se solo qualcuno di più si fosse degnato di presenziare.

Giusto per citare i più eclatanti: la Finanziaria del 2009 passò con un distacco di 99 voti, le assenze tra gli oppositori raggiungevano la tripla cifra; il poco miracoloso salvataggio patriottico dell’Alitalia tutto a carico dei cittadini vinse per 23 voti, mentre di là mancavano in 24. Anche la riforma Brunetta ha goduto di questo privilegio.

Insomma, la nomea di stampella del governo è più che meritata.

Fonte: Repubblica, Openpolis


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