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Ormai ci siamo

Creato il 21 maggio 2012 da Baraem
Mancano solo 2 giorni ai fatidici 23 e 24 Maggio.
Ormai ci siamo.
Finalmente, dopo un anno e 3 mesi dalla caduta di Moubarak, dopo centinaia di vite distrutte, dopo incidenti, violenza e dolore, siamo arrivati al punto.
Che sia un punto di inizio oppure un punto finale, questo lo vedremo nei prossimi giorni, con la speranza che il Popolo faccia una scelta giusta, indipendete e consapevole.
Sono 13 i candidati presideziali, ma i nomi di spicco, quelli che per cosi' dire si contendono la sedia sono in definitiva 5. E sono i personaggi piu' conosciuti, quelli che in passato nel vecchio regime o nel presente post rivoluzione hanno fatto parlare di se.
Vi presento coloro che in questi giorni hanno ivaso i muri delle citta' egiziane, le televiosioni ed i discorsi di ogni singolo cittadino di questo Paese.
AHMED SHAFIK
Ormai ci siamo Iniziero' con colui che vorrei vedere come ultimo nella lista delle preferenze elettorali, anche se so che purtroppo non e' e non sara' cosi'.
Ahmed Shafik, ex Primo Ministro del regime Moubarak, scelta obbligata durante la Rivoluzione al fine di placare gli animi (secondo Hosni naturalmente), e' il candidato del vecchio regime. Militare, ed appoggiato segretamente dalla Giunta Militare, Shafik promette di risistemare l'Egitto in pochissimo tempo ed in pochissime mosse. L'essenziale, dice, e' continuare a seguire il giusto modello, ovvero quello di Moubarak, suo idolo e fonte di ispirazione.
Ha garantito che la Polizia e la sicurezza in Egitto non saranno piu' un problema, in quanto sa bene come gestirle e che Piazza Tahrir e' un problema risolvibile, qualora qualcuno dei rivoluzionari volesse ribellarsi ad una sua possibile presidenza.
"Purtroppo la Rivoluzione e' in qualche maniera riuscita e Moubarak se ne e' andato, ma io rimediero' ".
Ahmed Shafik raccoglie molte preferenze tra i sostenitori del vecchio regime, i facenti parte al gruppo "Ehna Asfin Ya Rais" (scusaci Presidente), tra i delusi dei Fratelli Mussulmani che ora pensano che si stava meglio prima, e tra i business men egiziani.
La sua campagna elettorale, tra le piu' costose, ha riempito l'Egitto della sua faccia e della sua voce.
Indimenticabile e storica la reazione di un cittadino di Aswan che durante una sua conferenza gli ha lanciato una scarpa in fronte.
DR.MOHAMMED MORSY
Ormai ci siamo Presidente del Partito "Liberta' e giustizia" dei Fratelli (non) Mussulmani, Morsy e' il candidato, al pari di Shafik, temuto dai rivoluzionari.
La sua candidatura e' la prova dell'incoerenza e falsita' dei Fratelli (non) Mussulmani che sin dall'inizio avevano garantito che nessuno del loro gruppo si sarebbe candidato alle presidenziali.
La sua campagna elettorale e' stata spettacolare e costosissima, con tanto di catena umana dal Cairo ad Aswan (1200 kilometri) proposta per entrare nel Guinnes dei Primati.
Catene di automobili hanno bloccato tantissimi quartieri del Cairo ed un bambino di meno di 8 anni e' rimasto ucciso investito da una di queste auto a Giza.
Morsy, di estrema destra, assicura un futuro di sviluppo nel Paese, dichiarando pero' che l'infibulazione (pratica considerata illegale e punibile dalla legge egiziana) e' una scelta di ogni singola famiglia.
E' il candidato della classe povera, di quella fetta di egiziani che crede che la religione e la politica debbano essere tutt'uno, sopratutto se l'ideologia e' supportata da qualche kg di riso e di zucchero.
I quartiri piu' poveri del Cairo sono invasi dalle sue foto, mostrate con orgoglio da negozianti e tassisti convinti che nessuno piu' di lui sara' in grado di rimettere in moto l'Egitto.
DR. ABDEL MONEIM ABOUL FOTOUH
Aboul Fotouh, segretario generale della Lega dei Medici Arabi, e' un dottore egiziano di fama internazionale, da sempre impegnato nelle zone meno fortunate della terra dove porta supporto medico ed aiuti.
E' stato in prima linea durante la Rivoluzione egiziana e suo figlio e' rimasto ferito durante l'attacco dei cammelli in Piazza Tahrir del 3 Febbraio 2011.
Ormai ci siamoCandidato di destra ed ex membro del gruppo dei Fratelli (non ) Mussulmani, e' stato espulso dal gruppo perche' voleva candidarsi alle presidenziali e loro, dicevano, non volevano.
Ad oggi si vocifera che sia appoggiato segretamente proprio da loro, anche se sembra che queste voci di corridoio mirino solamente a fargli perdere punti e voti.
Anche se in disaccordo con l'ideologia Salafita, Aboul Fotouh e' stato scelto dal Partito Nour come candidato pubblico proprio perche' ex membro del gruppo dei Fratelli (non ) Mussulmani.
Questa  involotaria scelta gli e' costata un po', perche' in molti hanno deciso di non votarlo perche' appoggiato dai salafiti.
E'comunque molto amato in Egitto sopratutto dai studenti per le sue idee liberali ed e' risultato anche il piu' amato dagli egiziani all'estero.
E' stato ed e' un candidato a mio avviso coerente ed anche se non e' tra le mie preferenze, lo considero il minore dei mali.
Bellissimo il confronto, l'unico, tra lui ed Amr Mousa, trasmesso in contemporanea su 2 canali egiziani e durato ben 6 ore. Potete guardarne un estratto QUI
AMR MOUSSA
Amr Moussa e' stato il Ministro degli esteri egiziano dal 1991 al 2001 e Presidente della Lega Araba dal 2001 al 2011.
Anche se appartenente al vecchio regime, Mousa, a differenza di Shafik e' piu' amato dal Popolo egiziano.
Ai tempi di Moubarak si era imposto con determinazione a favore della causa palestinese diventando un vero e proprio idolo per gli egiziani, tantoche' gli fu dedicata anche una canzone.
Proprio la sua determinazione e favor popolare in pieno scontro con il vecchio regime lo porto' alla Lega Araba, per punizione e per "tenerlo a bada".
Ormai ci siamoE' liberale e conosciuto all'estero ed e' considerato un personaggio internazionale, uno State Man.
La sua esperienza politica mista alla popolarita' sono carte importanti e validissime in queste elezioni.
E' tra i favoriti di coloro che vogliono la stabilita' internazionale in prima linea ed un cambiamento a meta', ovvero l'affidarsi a chi gia' conosce questo Paese e a chi ha gia' dimistichezza politica.
Ha dichiarato che non cambiera' casa se dovesse divenire Presidente e che l'istruzione e la sanita' sono tra le cose piu' importanti da "aggiustare" in Egitto.
E' tra i favoriti anche dalla Comunita' Copta, insieme a Shafik.
HAMDEEN SABAHI
Hamdeen Sabahi, candidato di sinistra, e' senza dubbio uno dei personaggi piu' nuovi e "puliti" delle presidenziali.
Ex presidente del Partito "El Kharama" (la dignita'), Hamdeen ha sostenuto la Rivoluzione sin dall'inizio, dormendo in Piazza con i rivoluzionari.
Ormai ci siamoE' stato un parlamentare nel 2005 ma fu presto mandato a casa perche' raccoglieva troppi consensi.
Giornalista e padre di un regista e di una presentarice televisiva, Sabahi e' il candidato della liberta'. E' sostenuto da grandi artisti, cantanti ed attori e dai Movimenti rivoluzionari.
E' considerato il nuovo Gamal Abdel Nasser, il presidente egiziano amato da tutto il mondo arabo che guido' questo Paese dal 1956 al 1970. Socialista come lui, mira ad una parita' economica e, dice, "sotto il mio governo non ci saranno ricchi che diventano poveri, ma solo poveri che diventano ricchi."
La sua campagna elettorale e' stata notevole ed il suo viso e' apparso dappertutto.
E' considerato "uno del Popolo". 
L'Egitto e' in grande attesa.
Venerdi' dopo la preghiera, distribuivano davanti le moschee ed un po' dappertutto al Cairo dei volantini di un'organizzazione popolare, "Shayfeencom" (Vi vediamo).
Si richiedono 200 mila volontari per controllare che le elezioni procedano in maniera regolare e corretta. Potete visitare il sito QUI.
Oggi e' stata l'ultima sera in cui i candidati presidenziali potevano cercare di convincere il Popolo a votarli, da domani silenzio e riflessione.
Anche questa volta saranno dati dei simboli ai candidati, per agevolare gli analfabeti a votare liberamente e senza aiuti.
Nonostante abbia cambiato residenza per poter votare vicino casa, dovro' comunque recarmi a Giza. Credo che mi portero' dietro i viveri per l'occorrenza.
Il 23 e 24 Maggio inizia un nuovo capitolo per l'Egitto. Gli egiziani stanno riscrivendo la loro storia.
Sono profondamente orgogliosa di poter assistere ad un momento epocale come questo.

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