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Panasonic si prepara a licenziare più di 1.000 dipendenti

Da Nippolandia

C’è crisi nel settore della tv. E così Panasonic ha deciso di interrompere la produzione di schermi piatti per televisori in Giappone. Decisione che causerà la perdita di più di 1.000 posti di lavoro. Il periodo difficile è dovuto principalmente al costo elevato della valuta giapponese e alla concorrenza straniera. L’azienda giapponese, a partire dal mese di marzo 2012, fermerà la produzione degli schermi al plasma nella fabbrica numero 3 del complesso industriale di Amagasaki. Sul giornale Yomiuri si legge: “I fabbricanti di televisori giapponesi, che una volta erano i primi del mondo in questo settore sono a un bivio. Ora è impossibile realizzare un profitto con i televisori, a causa della impennata dello yen e dell’intensificata guerra dei prezzi tra concorrenti“. Attualmente ad Amagasaki vengono prodotti 330.000 schermi da 42 pollici al mese, ma la richiesta è diminuita notevolmente. Che ne sarà di tutti i dipendenti? Sul sito web del Nikkei è stata ipotizzata l’idea che “la fabbrica di schermi piatti Lcd o plasma possa essere trasferita alla nuova società che dovrebbe essere creata entro la primavera del 2012 da Toshiba, Hitachi e Sony, per costruire schermi per tablet, telefoni cellulari e gli altri dispositivi mobili“. (Fonte: Radiocor)


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