Hai i suoi sacrosanti diritti.
Nella versione attuale, oltre agli abituali ospiti delle patrie galere, risulterebbero incandidabili solo Totò "cannolo" Cuffaro e Giuseppe Drago (peculato).
Respirano tranquilli il "perseguitato" Marcello Dell'Utri (condannato a 9 anni per mafia), Nicola Cosentino (salvato dal Parlamento e non ancora condannato), Alfonso Papa (graziato dall'inutilizzabilità delle intercettazioni riguardanti la c.d. P4), Aldo Brancher (condannato giusto giusto a due anni,quando si dice "botta di culo"), Maurizo Grassano (condannato a 4 anni per truffa aggravata, ed il tapino attende ansiosamente l'appello, pur lamentandosi di essere stato oggetto di giustizia fin troppo veloce), Giampiero Catone (otto anni per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata, falso,
false comunicazioni sociali e bancarotta fraudolenta pluriaggravata) in attesa della prescrizione che scatterà fra un paio di mesi.
Resterebbero fuori alcuni coraggiosi combattenti della democrazia come: Giuseppe Ciarrapico (più di nove anni complessivi per bancarotta fraudolenta, truffa, ricettazione), Salvatore Sciascia (due anni e sei mesi, accidenti!, corruzione), Antonio Tomassini (tre anni, definitivi, per falso).
Ma sù, via, tutte queste smanie di cosiddetta "pulizia" che in realtà nascondono un animo illiberale, antidemocratico, cattocomunista, perbenista ipocrita (si sa che siamo tutti ladri, no?) e sicuramente stalinista. Se la gente vuole votare un bancarottiere è la democrazia, o no?
Vogliamo essere davvero antidemocratici?p.s.
una foto di antichissimo repertorio, quando un noto partito esponeva l'unico strumento utile per trattare con un politico manigoldo, prima di assaggiare quanto fosse buono il "miele" e di votare compattamente ogni provvedimento di legge a tutela della "casta".





