Parolette 1/ Precisione

Quella che inizia è una lista di parole e libri. Semplicemente, volevo una scusa per dire quel che secondo me vale (ed è più difficile) nei libri che mi capita di leggere. Non sono consigli per gli acquisti, né i libri che bisogna assolutamente leggere pena la morte. Queste cose le lascio alle professoresse di lettere e ad Alessandro Baricco.
Questa lista, dunque, non sono le Tavole della Legge, né le Tavole di Fabio Fazio. Non ci sono "libri importanti" (non nel senso che non ce ne siano, anzi, ma vorrei mantenere questa lista al riparo dalla strategia "libri irrilevanti definiti libri importanti dal bravo presentatore di libri per convincere l'autore di libri irrilevanti a fare un'ospitata"). Non ci sono, nemmeno, "i miei libri preferiti", quel genere letterario di cui di solito fa parte Kundera.
Una persona molto acuta mi ha detto una volta che le mie sono "letture di una ragazza di provincia". Poiché è assolutamente vero, valga come monito sull'autorevolezza del tutto.
Prendetelo come viene. O prendete e andatevene, non mi offendo.
PRECISIONE
Il problema qui non è la verbosità o la secchezza della scrittura. Il problema è: si può dire con esattezza? Si deve? Si possono usare certe parole, se afferrano perfettamente un concetto, un'immagine? Si deve?
Ci sono anche parole che, per la loro precisione, sono troppo potenti. Pochi possono permettersi di utilizzarle. Forse nessuno.
Una di queste è "cauterizzare" (ad essere sinceri tutta la lista che state leggendo nasce da questa considerazione).
È difficile servirsene, soprattutto fuori da un contesto strettamente chirurgico. Ma allora ho deciso che è proprio la parola della precisione - chirurgica o meno.
Finora, a mia memoria, ho trovato solo due libri che la usano senza farla sentire eccessiva o superflua. Due libri precisissimi.
S. King, Misery
C. McCarthy, La strada
da TEMPI FRU FRU http://www.tempifrufru.blogspot.com