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Passerò all’IdV

Creato il 23 novembre 2010 da Stiven1986

Preparatevi, perché sto tornando, ancora una volta, sull’annosa questione IdV – Andiamo Oltre.

Vi ricordate il loro esplosivo (così lo definì l’on. Donadi) documento sulla Lega Nord? Quello che in realtà è stato prodotto da Andiamo Oltre, e che l’Italia dei Valori – quali valori, ce lo spiegheranno poi – ha copiato e incollato, al quale ha aggiunto qualche paragrafetto, e ha spacciato per proprio, dedicando al documento originale una noticina in terza pagina, a fronte di pagine e pagine di ctrl+c, ctrl+v?

Settimana scorsa raccontavo di come l’IdV riproponesse nella home del suo sito il documento. Ora non c’è più. Ma non l’hanno eliminato, l’hanno solo spostato. In home compare “Slegati!”, con chiaro riferimento cromatico alla Lega Nord. Clicco, ed ecco la sorpresa che sorpresa non è: il link al documento è lì. A fargli compagnia – ed è questa la sorpresa – ci sono i volantini della campagna “Slegati!”, appunto.

Ce ne sono alcuni che mi sembrano famigliari, li sento quasi miei. “Lega poltrona”, recita uno di questi. Uno slogan del Libro Verde. “Mandiamoli a casa!”, è lo slogan dell’intera campagna. Chi frequenta queste pagine avrà di sicuro un sussulto. Un altro volantino (il numero 10) elenca le poltrone occupate dalla Lega. Consip, Cinecittà, AgeaWow. E’ lo stesso elenco, pari pari, che c’è sul Libro Verde. A nostra volta, questo elenco non lo abbiamo prodotto noi. Peccato che nel Libro Verde sia introdotto così:

Un censimento su questo piano è più difficile. Ci limitiamo a riferire i risultati diun reportage di Marco Damilano pubblicato da l’Espresso del 17 febbraio 2010,elencando le società in cui esponenti leghisti o persone designate dalla Legahanno un ruolo.

Differenza di stile. (Di valori?)

Ad ogni modo, polemiche a parte. L’Italia dei Valori ha capito tutto. Ma proprio tutto. Ha capito che non siamo una corrente, che non chiediamo posti e poltrone, che vogliamo solo lavorare per loro, mettere a disposizione le nostre energie, condividere le nostre idee e le nostre fatiche. Che vorremmo un partito più aperto e più capace di ascoltare, e ci offriamo per svolgere questo compito. Che vorremmo che i nostri prodotti fossero presi in considerazione, per creare – magari – campagne mediatiche, slogan, proposte.

Ecco, peccato che siamo iscritti al Partito Democratico.

Ci toccherà passare all’IdV.



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