Cineabominio e sequel apocrifo dell’australiano Patrick (1978) diretto da Richard Franklin, ovviamente privo di qualsiasi legame con la pellicola originale e girato tenendo ben allo scuro gli autori del capostipite.
“Patrick (Gianni Dei) è in coma in seguito a un incidente fortuito – una bottiglia lanciata da un’auto lo ha colpito – e giace in una stanza della clinica del padre, il professor Herschell (Sacha Pitoëff), che lo segue amorevolmente. Ma Patrick ha in realtà poteri telecinetici che usa perversamente per ottenere la sua vendetta”
Un incipit demenziale, cui segue una messa in scena inverosimilmente sciatta ed un livello attoriale imbarazzante. Si potrebbe riassumere così l’opera di Landi, da molti incoronato come il peggior film horror italiano di tutti i tempi. Cosa passasse di mente al regista ed al produttore Crisanti Dio solo lo sa: Gianni Dei perennemente immobile con gli occhi sbarrati, Carmen Russo e Mariangela Giordano generose come non mai ed una sceneggiature delirante, incongruente e zeppa di dialoghi stucchevoli (“Gli alcolici determinano un processo neoplastico a livello endocrino”). Servite il tutto attraverso un tripudio di bottiglie di J&B disseminate in ogni dove.
E pensare che il film, uscito su supporto DVD solo per l’americana Shriek View, ha conosciuto diverse edizioni in videocassetta considerate vere e proprie rarità per collezionisti. Si pensi che la vhs distribuita dalla Capitol, rigorosamente uncut, è oggi valutata più di 100 euro.
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