Giugno, a Pavia un operaio 45enne pagava del sesso con sigarette di coca. Il ragazzo però non ha ceduto alle richieste di prestazioni sessuali, le cose non sono andate come prevedeva l’operaio. Addirittura il ragazzo, dopo essere rincasato si è sentito male, ha accusato forti dolori al torace, i genitori lo hanno portato al pronto soccorso pediatrico e, gli esami tossicologici hanno rilevato alti valori di monossido e coca sia nei campioni ematici sia in quelli urinari. Il giovane allora ha raccontato di aver fumano una “cinese” per la prima volta in vita sua e, ovviamente le domande dei medici e della polizia si sono fatte pressanti, bisognava dire come ci si fosse procurati la cocaina, nel contempo l’operaio, E.D.M mandava sms al giovane: «Non raccontare niente o per te sono guai». Il ragazzo però ha parlato svelando le generalità di chi gli avesse fornito la sigaretta alla coca, raccontando anche di non essere stato costretto ma che la droga le era stata offerta in cambio di una prestazione. EDM però è stato arrestato con l’accusa di spaccio nei confronti di un minore ed anche con l’accusa di violenza sessuale e tentata violenza privata «per aver compiuto in tempi diversi con messaggi telefonici e altri, atti diretti a costringere il minore a non rivelare ai genitori quanto accaduto».
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