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Pensiamo alla salute...

Creato il 08 gennaio 2011 da David Incamicia @FuoriOndaBlog
Pensiamo alla salute...
di David Incamicia
D'accordo... l'Istat ha rivisto in peggio i dati sulla disoccupazione giovanile nel nostro Paese comunicandoci che adesso sfiora il 30% (il livello massimo dal 2004) e che ormai un ragazzo su tre è senza lavoro. Va bene (si fa per dire)... zio Silvio ha nel frattempo informato la Nazione che continuerà a "farsi ospitare" un po' in tutte le trasmissioni di approfondimento di Rai/Mediaset per esporre gli ottimi risultati del suo governo e che col superministro Tremonti va meglio di prima. Ok... nonno Giorgio ha giustamente rimbrottato la Lega usa a pulirsi il culo col tricolore chiedendo di ricorrere alla carta igienica almeno durante le celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia. Ma oggi voglio parlare del colore verde non per lanciare improperi contro i padani, bensì per occuparmi di ambiente e delle nuove sfide che ci attendono nell'anno appena iniziato.
E per farlo prendo spunto dall'ottima sezione "Gogreen" di Virgilio.it, dove si dà conto dei temi caldi del 2011 fornendo anche qualche utile suggerimento e stimolo alla responsabilità collettiva. La "rivoluzione verde" è infatti arrivata e le persone domandano sempre più frequentemente soluzioni per rendere il mondo più vivibile e sano in tutti i settori: dalla tavola all’energia e dalla casa alla salute. Queste sono le possibili risposte:
Auto elettriche
Sicuramente, la mobilità sostenibile, rappresentata dall’impegno sempre più costante delle case automobilistiche per la realizzazione di vetture e scooter elettrici. Come si è già visto al Motorshow di Bologna, le proposte sono numerosissime e già da gennaio è possibile acquistare le automobili "verdi". Una volta appurata la validità e la sicurezza di queste macchine, c’è ancora da affrontare il problema dei costi (sempre alti e non incentivati) e del rifornimento. Le colonnine di ricarica, infatti, non sono ancora molto diffuse sul territorio e, nonostante la legge che permette di installarle a casa, fanno ancora fatica a prendere piede, anche per un problema legato agli standard ancora da fissare tra le auto e le stazioni di rifornimento.
Buste di plastica
Un altro grande argomento sono le buste di plastica. Da quest'anno, infatti, sono bandite. Nonostante un falso allarme che le ha viste ancora salve, ma solo per 24 ore, il divieto è stato inserito nel decreto "Milleproroghe" che ne ha sancito la fine senza più via di scampo. Proprio a partire dall’1 gennaio, dunque, è scattato sia il divieto di produzione, sia quello di commercializzazione. E, sebbene ci sia ancora qualche problema connesso allo smaltimento delle scorte, il processo si è innescato ed è ormai irreversibile.
Cop17 - Durban
Infine, Durban. Dopo l’esperienza di Copenhagen e del più fortunato incontro di Cancun, sarà la volta della città sudafricana. Il grande passo è ancora da fare. Nonostante la disponibilità indiana ai tavoli messicani, l’accordo vincolante sulle emissioni (un fantomatico Kyoto 2) non è stato siglato e la palla è passata al nuovo incontro di Durban dove si terrà la Cop17.
In Italia
Nel nostro Paese, poi, rimangono aperte alcune questioni scottanti. Da una parte, infatti, continua il difficile percorso verso l’energia nucleare. E proprio il Forum ha da poco lanciato uno spot (definito bipartisan) pro-atomo; una scelta che gli italiani non hanno fatto e che comporta opportunità e rischi che andranno valutati con attenzione. C’è poi la questione napoletana, con i rifiuti che devono ancora essere smaltiti e portati in discarica. Si fa presto a parlare di raccolta differenziata (che comunque dovrà essere potenziata nel corso del 2011), ma la "monnezza", che è aumentata di altre cento tonnellate e che è stata accatastata dai soldati a causa delle feste natalizie, bisognerà in qualche modo farla sparire.
Gogreen ci lascia anche, come detto, preziosi consigli ecologici. Un vero e proprio decalogo verde, soluzioni talmente semplici (ma efficaci) che meritano di essere prese in considerazione:
1. Non comprare mai più una bottiglia d’acqua in plastica. Meglio i filtri che rendono potabile e sicura l’acqua del rubinetto, in caso non lo fosse già normalmente. In questo modo ridurremo il nostro contributo alla produzione di rifiuti;
2. Se amiamo il caffè, utilizziamo tazzine di porcellana in ufficio al posto di bicchierini usa e getta;
3. Teniamo sempre con noi una sportina riutilizzabile: in caso dovessimo compare qualcosa al supermercato, avremo già con noi ciò che ci serve per trasportare a casa la spesa;
4. 3.000 tonnellate di tovaglioli di carta raggiungono le discariche ogni giorno: sostituiamoli con tovaglioli di stoffa, in questo modo ridurremo la nostra impronta ecologica e dovremo fare un solo acquisto che varrà per tutto l’anno;
5. Iniziamo una buona abitudine settimanale svolgendo (se possibile) qualche breve commissione in bici: l’aria del quartiere e il nostro fisico ne risentiranno positivamente.
6. Troppo pigri per alzarci presto il sabato mattina e andare al mercato? Non è una buona ragione per rinunciare a prodotti sani e genuini. Se non abbiamo tempo di occuparci della spesa, possiamo iscriverci ad uno dei gruppi di acquisto solidale (GAS) attivo nella nostra zona: in questo modo frutta e verdura arriveranno direttamente davanti alla nostra porta di casa;
7. Eliminare del tutto la carne dalla propria alimentazione non è cosa facile: più semplice può essere diventare vegetariani del weekend, momento in cui si ha più tempo per cucinare e dedicarsi a nuove ricette, sane e nutrienti. Potrebbe essere una buona occasione per ridurre i consumi di carne, aiutando Pianeta e salute allo stesso tempo;
8. Una volta per tutte, mettiamoci in casa le ciabatte, grazie alle quali con un click potremo spegnere tutti gli apparecchi elettrici connessi e ridurre i consumi inutili, ad esempio quelli delle luci in stand-by;
9. Non abbiamo le risorse o il tempo per interessarci all’installazione di pannelli solari, impianti geotermici o altro? Il tempo per una telefonata lo troveremo senz’altro, per chiedere al nostro fornitore se offre opzioni di energia proveniente da fonti rinnovabili provvedendo a servirci di quelle;
10. Dedichiamoci all’illuminazione di casa e ufficio sostituendo una volta per tutte le vecchie lampadine ad incandescenza con quelle a risparmio energetico.
Dai, provarci non costa niente. E poi, se lo facciamo, magari potremo diventare tutti un po' più "verdi di salute" e un po' meno "verdi di rabbia" stando sempre a pensare alla disoccupazione e al costo della vita che aumentano (rendendoci sempre più poveri), a Silvio che continua a menar fregnacce e alla Lega che pretende di spaccar la Penisola...    Fonte: http://gogreen.virgilio.it/

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