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Pensieri e riflessioni su "in fondo il buio" di george r.r. martin.

Creato il 05 luglio 2012 da Anjaste @anjaste
In fondo il buio Titolo: In fondo il buio
Autore: George R. Martin
Editore: Gargoyle
Collana: Extra
Data di Pubblicazione: Aprile 2012
ISBN: 8889541679
ISBN-13: 9788889541678
Pagine: 384
Sinossi: Dirk è richiamato su Worlorn dall'amore per Gwen che pensava di aver perduto. Il pianeta, però, non è il mondo che Dirk immaginava e Gwen non è più la donna che aveva conosciuto, è infatti legata a un altro uomo e a un pianeta che sta morendo, in cui niente può sopravvivere perché sta precipitando in un buio eterno. Questa terra desolata è il luogo di scontro tra culture diverse dove, con uno stile che ricorda Tolkien, inseguimenti e duelli si susseguono in un continuo crescendo. Epica, sesso e nostalgia si mescolano in un mix che catturerà il lettore.
L'autore:George R.R. Martin (1948) è uno scrittore statunitense specializzato in fantasy e fantascienza. Oltre a essere uno scrittore, Martin è produttore, sceneggiatore cinematografico e di fumetti. Le sue opere sono state tradotte in tedesco, francese, italiano, spagnolo, svedese, olandese, giapponese, portoghese, croato, russo, polacco, ungherese e finlandese. Della sua vastissima produzione ricordiamo “Le cronache del ghiaccio e del fuoco”, “Il battello del delirio” (Gargoyle 2010), “Armageddon Rag”.
Il mio pensiero:
Sono un'appassionata lettrice delle "Cronache del ghiaccio e del fuoco", straordinaria saga fantasy scritta da George R.R. Martin. E' con molta curiosità che mi sono immersa nella lettura di "In fondo il buio", romanzo di fantascienza scritto da Martin nel 1977 e ripubblicato da Gargoyle.
Se fosse il pianeta Terra, un giorno, a finire la sua luce e a sprofondare per sempre nel buio intergalattico?
Un giorno Dirk’t Larien riceve una gemma dell'anima, una pietra in cui è racchiuso il ricordo di tutti i sentimenti che provava per Gwen, il suo grande e perduto amore. La pietra è una promessa e un messaggio che dice "Vieni da me, perchè ho bisogno di te". La pietra è il suo grande amore, che gli chiede di andare da lei a Worlorn. Dirk parte, animato dalla speranza di una seconda possibilità. Ma quando ritrova Gwen scopre che il suo amore è realmente perduto, perchè lei è legata inesoralbimente e in modo servile a due ambigui personaggi:  Jaan Vikary e al suo “teyn” Garse. Entrambe provengono da Alto Kavalan, un pianeta primitivo dove la popolazione vive ancora in clan e dove la legge è violenta e sanguinaria. Gwen è "sposata" con Jaan, ma per le leggi di Alto Kavalan deve legare la sua vita anche a Garse. Questa situazione di rapporti ambigui e poco sostenibili, porterà alla nascita di scontri all'ultimo sangue.
La storia è improntata sul triangolo amoroso Dirk-Gwen-Jaan, ma attorno a loro ruotano dei personaggi secondari, interessanti e ben descritti. Una delle doti migliori di Martin è proprio la capacità di creare personaggi verosimili e descritti in modo completo. Ognuno di loro ha una personalità complessa, ben definita e credibile.  Lo scrittore crea un mondo dominato da 14 popolazioni e di tutte da un affresco ben preciso attraverso la descrizione delle città da loro costruite. Ampio spazio viene dedicato alla popolazione proveniente da Alto Kavalan. Lo scrittore crea una nuova popolazione di cui definisce leggi, usi e costumi in modo dettagliato e creativo.Gente ostile e sanguinaria, ha delle leggi che i più possono trovare disturbanti e altamente barbare. Chi come me è abituato alla scrittura di Martin, sa che per lui violenza, rabbia e morte fanno parte della scrittura, perchè sono reali nella vita. . 
"Un vagabondo, un viaggiatore senza meta, una scoria della creazione; questo era il pianeta."
Il mondo creato dallo scrittore è malinconico, ma nella sua profonda tristezza diviene poetico e bellissimo. Worlorn è un pianeta che vaga solitario per la galassia, condannato ad un ultimo ed inesorabile viaggio verso la sua fine. Lontano dal sole, porta su di se distruzione e bellezza allo stesso tempo. Tutto ormai è abbandonato, ma sotto la scorza di degrado ci sono ancora schegge dell'antico splendore che per lungo tempo lo ha abitato. Le descrizioni delle vecchie città costruite dalle popolazioni sono precise. Tutte possiedono un "loro fascino ed una macabra bellezza".
Le strade di Musquel erano come serpenti dalla schiena spezzata, tortuosi viali acciotolati su cui si affacciavano torri di mattoni multicolori. Era una città di mattoni. Azzurri, rossi, gialli, verdi, arancioni, dipinti a strisce e a pois, mattoni cementati di malta nera come l’ossidiana o rossa come Satana nel cielo, assemblati in pazzesche forme contrastanti.
La storia è scritta con uno stile scorrevole. Contrariamente a molti altri scrittori, Martin non perde tempo a descrivere in modo ossessivo ambienti o sentimenti dei suoi personaggi. Con le parole giuste riesce a dare al lettore l'indicazione affinchè possa creare da solo la visione di ciò che sta leggendo. Lo scrittore delinea una trama che è sì complessa, ma che si snoda in modo fluido e senza mai annoiare. Non da mai un'opinione sui personaggi: ognuno è il "buono" ed ognuno può diventare il "cattivo" e fino alla fine non si intuisce "chi farà che cosa".
Consiglio davvero questo libro a tutti gli amanti del genere: rappresenta un'opera di grandiosa immaginazione, che narra una storia potente, vissuta da protagonisti forti e che resteranno nella vostra memoria.
Buona lettura!

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