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Pensieri e riflessioni su "Never Sky" di Veronica Rossi

Creato il 16 novembre 2012 da Anjaste @anjaste
Titolo: Never Sky Autore: Veronica Rossi Editore: Sonzogno Collana: Romanzi ISBN: 8845425150 ISBN-13: 9788845425158 Pagine: 350
Sinossi: Lo chiamano Never Sky, è un cielo violento, pervaso dall'Etere, sostanza che causa tempeste continue, morte, distruzione. La vita sicura è possibile solo dentro l'enclave Reverie, un mondo barricato, una biosfera ipertecnologica dove ogni pericolo, persino malattie e invecchiamento, sembra appartenere a un lontano passato. Fuori invece, nel dominio dell'Etere, non è dato avventurarsi, nessun abitante di Reverie oserebbe mai, perché la Fucina della Morte è una terra brutale e desolata, infestata da individui assetati di sangue. La bella e giovane Aria vive a Reverie: qui lei e i suoi amici possono scegliere di abitare infiniti mondi virtuali, come in un videogioco. Anche lei, al pari di tutti, teme l'ignoto oltre il confine del proprio Eden. E quando verrà ingiustamente cacciata dalla sua società di eletti, si ritroverà sola e disperata nella Fucina della Morte. È come essersi risvegliata all'improvviso in un corpo che non riconosce, in balìa di un mondo popolato dai discendenti reietti dell'umanità che, dopo la Grande Catastrofe, non hanno trovato rifugio a Reverie. Solo quando il suo sguardo incrocia quello selvaggio di Perry, un giovane Outsider ribelle, Aria comincia a intuire: quel luogo forse contiene la vita che non ha mai vissuto, le sensazioni che le erano negate nell'universo asettico in cui era cresciuta. Ma è anche la morte vera a minacciarla da ogni dove. Presto lei e Perry, opposti in ogni cosa, scopriranno di custodire l'uno la chiave per la redenzione dell'altro.
Il mio pensiero: "Never sky. Sotto un cielo selvaggio" è il primo volume della trilogia nata dalla fantasia dell'autrice americana  Veronica Rossi e recentemente pubblicato dalla Casa Editrice Sonzogno.
Un romanzo unico ed indimenticabile.
Uno di quei libri che leggi tutto d'un fiato e dei quali non ne hai mai abbastanza.
Un distopico in grado di affascinare e far battere forte il cuore.
Parole in grado di stupire e ammaliare.
Personaggi irresistibili. Trama avvincente.
Io adoro Veronica Rossi.
Aria è una giovane stanziale diciassettenne. In un futuro, forse non troppo lontano, vive nell'enclave di Reverie: una biosfera ipertecnologica, un piccolo mondo a se stante ed asettico. All'esterno di Reverie il mondo è selvaggio, brutale e desolato, chiamato "la fucina della morte". Aria, come tutti gli altri abitanti, vive solo virtualmente. Non conosce profumi, dolore, forme ed emozioni se non attraverso i Reami (spazi virtuali creati da un computer e gestiti solo attraverso la mente). Tutti sono dotati di uno strumento particolare: l'iride, una specie di membrana tecnologica che aderisce perfettamente al loro occhio e mette la mente in collegamento con queste realtà virtuali in grado di concedere loro tutto ciò di cui hanno bisogno per i loro svaghi o divertimenti. Basta che loro scelgano di catapultarsi in un qualsiasi luogo e, frazionandosi, con la mente si trasportano in questi infiniti mondi virtuali, mentre con il corpo restano in una delle stanze asettiche di Reverie.
Peregrine, o Perry, è invece un outsider diciottenne. Vive all'infuori di Reverie e sotto un cielo violento pervaso dalle infinite tempeste elettriche di Etere. È un sagace, dotato cioè di ben due sensi sviluppati e acuti più delle altre persone (vista e olfatto).
Vive in un villaggio chiamato Le Maree, dove la carica di Signore di sangue (una sorta di capo tribù) è rivestita da suo fratello Vale.
«Un mondo selvaggio sotto un cielo selvaggio»
Il destino fa si che questi due ragazzi si incontrino sotto il cielo di Etere: Aria perché cacciata da Reverie e Perry perché alla ricerca di suo nipote Talon.
Un narratore onnisciente ci racconta, alternando capitoli focalizzati alternativamente su questi due protagonisti la strada che percorreranno insieme per raggiungere il loro scopo: Aria deve assolutamente trovare sua madre, Lumina, e Perry deve salvare suo nipote Talon.
Dopo un primo approccio diffidente impareranno a conoscersi, a capirsi e ad amarsi. Assisteremo finalmente alla nascita di un amore tormentato privo di inutili melensaggini ma ricco di scene dolci che accelereranno i battiti dei cuori.
«Adesso la vita era meglio del reale»
In poche pagine mi sono appassionata alla vita di entrambi questi ragazzi e ho sospirato per loro fino all'ultima riga.
L'autrice non ha risparmiato scene forti, crude e colpi di scena. È questo un punto a favore del romanzo e della sua bravissima autrice. Nulla è scontato o banale. I protagonisti non vivono nella bambagia, non sono protetti da tutte le avversità e non hanno uno scontato lieto fine.
Inutile ribadire, perché ormai l'avrete capito, che questo romanzo mi è piaciuto tantissimo e lo consiglio a tutti i miei lettori (non solo agli amanti dei fantasy young adult distopici).
Fortunatamente il secondo capitolo è previsto, in lingua originale, per il prossimo gennaio: Trough the ever night. Spero che venga tradotto prestissimo anche in Italia.
Inoltre si parla di un possibile adattamento cinematografico del romanzo. Io ci spero.

Stefania



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