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Pensiero fisso

Creato il 26 luglio 2010 da Selena
Un pensiero fisso, un pensiero che non mi tolgo piú dalla mente, che esce ogni volta che parlo, che lo metto in ogni posto, ogni luogo, ogni cosa. Il sonno. Voglio dormire, vorrei dormire, vorrei riposare ore ed ore, e non svegliarmi dal letargo ogni 2 ore al massimo, rapita dai miei sogni incasinati, come risucchiata dalla realtá, senza capire se fosse vero o no ció che stavo vivendo.
Non dormire fa male.
E van 2 mesi continuati, oltre a quelli di prima, ma con qualche pausa.
E non son l'unica, lo so bene, per quello lo dico, il mio non é un problema unico, é condiviso da tante persone, tante madri che si alzano la notte infinite volte, che allattano, che ciondolano con la testa mentre lui/lei si nutre, si riaddormenta, e le madri tornano finalmente, dopo 30 minuti o un'ora, a letto, mentre l'altro, il padre del pargolo, se la dorme alla grossa, che dice che non lo sente se piange, ma comunque anche se si alzasse non sarebbe di nessuna utilitá giá che lui non ha il seno per allattare. E non ha torto, almeno in qualcosa. Peró infastidisce....rode dentro che lui puó continuare a dormire ed io, la madre, il contenitore di latte, devo alzarmi 2 o piú volte per notte perché nessun'altro lo puó fare.
Adori sto figliolo che ti sorride, ti guarda con sti occhioni enormi, lo ami, ma pensi "ma noooo!!! Ancora!!! Ma lasciami riposare cazzo!!!!". E ti alzi, lo prendi in braccio, constati che alle 7 di mattina non é fame ció che lo sveglia e ti sveglia, e magari lo fosse che sarebbe piú semplice, lo attacchi al seno e tutto si conclude in poco tempo. No, lui si dimena, pensi che siano gas. Lui piange a tratti, saranno gas. Lo prendi in braccio e con una forza che non capisci da dove la tiri fuori continua a muoversi. E solo dopo mezz'ora esce quel ruttino che sembrava strangolarlo, oltre a latte di chissá che ora.
Poi si tranquillizza, ma siccome ha ancora il nasino un pó chiuso continua a lamentarsi, a tratti, e  decidi che é meglio metterti al pc che tornare, per l'ennesima volta, a letto, che tanto ti devi alzare ad accarezzarlo per farlo tranquillizzare.
Ormai la giornata é un continuo intento del farlo dormire, a parte quando lo porti fuori a passeggiare dove cerchi di allungare il tempo di allattamento, facendogli usare un ciuccio perché non vuoi metterti ad allattare in mezzo alla strada.
Come sabato, che ero qui tranquilla, e Buddha era fuori con Gabi, e mi chiama "dai, vieni, siamo qui in sto locale, con xxx, e xxx, ti aspettiamo". No, dai, rispondo, e penso che é meglio se approfitto della tranquillitá. Ma poi mi dico che sto troppo in casa, che un pó di vita sociale non mi fa male, e allora gli mando un sms, aspettami, doccia rapida, mi cambio, cammino rapida, m'intrufolo tra la folla di turisti che passeggia per le strade di Nerja, e finalmente, dopo 40 minuti dalla chiamata, arrivo a destinazione. E che succede? Gabi piange perché ha fame, ed io devo appartarmi per allattarlo. Gli altri se ne vanno, rimaniamo io, Gabi e Buddha.....Dopo 10 minuti usciamo dal locale, tempo di bere qualcosa per combattere il caldo, e facciamo una passeggiata per il centro, dovendo poi correre, come sempre, a casa, che lui, il pupetto, ha di nuovo fame, e per strada non mi fermo di certo.
Mi dicono che dal 3º o 4º mese la situazione migliora....Lo spero....
I giorni son tutti uguali, gli uni agli altri.
E mi sento anche male quando penso che solo vorrei dormire e non alzarmi, non fare il mio "dovere". Sto aspettando di poter finalmente utilizzare il tiralatte e i biberon, per poter, magari anche solo una notte a settimana, dormire 4 ore filate, sempre se Buddha sará capace di alzarsi.
So che non son l'unica, che essere madre non é semplice, che comunque non é la fine del mondo, o che ci sono situazioni peggiori. Peró forse il mio problema é che questi pensieri non li posso condividere con nessuno, giá che non conosco altre madri (ok, una, ma se la vedo mezz'ora a settimana é tanto), che le mie amiche italiane con figli non le posso vedere, che le amiche che ho qui non hanno figli e quindi non capiscono, anche se glielo spieghi, come io non capivo prima di vivere questa esperienza.
Mi sento anche in colpa. Ma non ho la possibilitá di affidare Gabi a nessuno, neanche per due ore, perché siamo io e Buddha, e basta.
Son un pó esaurita, lo ammetto.
Non dormire fa male alla salute
Era meglio quando fumavo!!!

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