La noce di cocco è il frutto della palma di cocco ( Cocos nucifera ), una pianta originaria dell’arcipelago indonesiano, che si è diffusa in tutta l’area del Pacifico con numerose varietà.
La palma da cocco è una vera e propria miniera per molti paesi tropicali che ne traggono notevoli vantaggi economici: le gemme di cocco sono utilizzate a fini alimentari (i cavoli o cuori di palma), con la linfa estratta incidendo le giovani infiorescenze si producono vino, aceto, zucchero e acquavite di palma da cocco, le noci di cocco sono utilizzate sia fresche che trasformate e da loro si ricava una fibra detta coir, utilizzata per lavori di intreccio, tappeti, cordami .
Il legno della palma da cocco viene utilizzato come materiale da costruzione, le fronde come fibre per intrecciare cappelli, stuoie e tetti per le capanne.
Le drupe di grosse dimensioni, dette comunemente “noci di cocco” sono il seme della pianta e possono raggiungere il peso di 1 kg.
La parte commestibile è la polpa che aderisce internamente al guscio esterno. La polpa del cocco, ha una consistenza croccante e fibrosa, di colore bianco e dall’aroma caratteristico, è il substrato dal quale si ricava la farina di cocco.
Ricca di grassi, la polpa di cocco, si mangia fresca, oppure può essere essiccata prendendo il nome di copra. Con la copra si producono il cocco essiccato in scaglie e i preparati solubili per latte di cocco.
La farina di cocco, ricca di lipidi e povera di acqua, fornisce un elevato apporto energetico e una buona dose di potassio e ferro.
Disponibile in commercio in due forme diverse: il cocco rapè (grattugiato), utilizzato soprattutto per decorazioni e coperture, e lo sfarinato fine, invece più idoneo alla formulazione degli impasti.
La farina di cocco è una materia prima molto utilizzata in gastronomia. Si tratta di un ingrediente che si presta soprattutto alla composizione di torte, dolci, dessert al cucchiaio e pasticceria secca.
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