Magazine Opinioni
Caspita, la prima impressione e’ davvero quella che conta.
La prima volta che mi parlarono di Saviano, del suo libro e del suo editore pensai di lui che fosse un giovane volenteroso caduto precocemente e definitivamente nelle mani di Cosa Nostra. Cavalcando a pelo quella intuizione scrissi un articolo che in seguito pubblicai sul blog intitolando il post: “Con un piccolo sforzo”. Anche se e’ roba di almeno due anni fa ne caldeggio la lettura.
Negli anni che seguirono, tutto questo suo amoreggiare intellettualoide con l’establishment internazionalista mi fece pensare - ma fu solo un istante - che Saviano fosse una pedina manovrata dal Cerchio Sovrastrutturale ed infiltrata all’uopo in Mondadori ma ripeto, fu solo un istante.
Ed infine giunse l’osannato “Vieni via con me” di Endemol su Rai 3 a darmi la prova definitiva che Mussoloni ha ancora concrete speranze di prevalere per almeno una legislatura. Si’, perche’ se gli riesce questa, ha fatto veramente un capolavoro di comunicazione. Ormai e’ chiaro che Saviano lavora per lui e quindi – a corollario - per le mafie.
So che e’ una visione abbastanza impopolare, la mia, e so di non aver altro che la logica a suffragio dell’intuizione iniziale. Aggiungo che non ho alcun motivo di rancore nei confronti di Saviano per le sue scelte di campo ed anzi, tra le due deprimenti opzioni date, preferisco che lavori per Mussoloni piuttosto che per Prodi & Co. Resta il fatto che Saviano sta cercando di prendermi per il culo – ed a tutti voi con me - e questa non gliela perdono. Dunque procedo.
Lasciamo il chi, il come, il dove e il quando ai veri giornalisti ed occupiamoci solo del perche’. Perche’ Saviano e’ li’? Perche’ ha avuto tutto questo successo, tutto d’un botto, sostenuto - fin dalle origini del mito - da un apparato di opinion leaders adeguatamente istruiti e motivati? Insomma... chi ce lo ha messo dove sta?
Per rispondere dobbiamo porci un’altra domanda: chi ci guadagna dalla presenza di Saviano nel calderone della comunicazione politica italiana?
Anzitutto ci guadagnano la Mondadori e la Endemol, poi quelli che hanno prodotto il film, il merchandising, le tournee’ nei teatri, le ospitate e via discorrendo. Il risvolto economico a breve termine e’ pero’ quello meno interessante anche se indicativo.
Negli ultimi giorni, nonostante le apparenze, dell’opera di Saviano ha beneficiato enormemente la compagine governativa, la Lega in particolare. Ripensate a cosa e’ successo e fatelo immedesimandovi – se non lo siete – in un elettore leghista di quelli duri e puri seduto davanti al teleschermo.
Saviano fa un monologo di oltre mezz’ora in cui spiega come la mafia sia intessuta nella societa’ meridionale da secoli, con rituali curiosi ed affascinanti che mescolano religione, miti e costumi tipicamente terroni. Saviano racconta di come i mafiosi ancor oggi si costruiscano le case gia’ col bunker sotto le scale ergo predisposti alla delinquenza fin da piccoli, di come siano ben organizzati in famiglie, clan, cosche con legami inscindibili e di come tutto questo “medioevo” criminale stia risalendo inesorabilmente lo stivale perche’ Milano ormai e’ la capitale economica della ‘ndrangheta (una volta era la capitale economica dell’Italia e la differenza e’ impercettibile).
Ricordati sempre, amico e-lettore, che ora sei un elettore leghista davanti alla TV e che da qualche minuto stanno cominciando seriamente a girarti le palle.
Adesso che sei bello carico e ti sei sorbito quasi mezz’ora di terroni raccontati da un terrone, ecco... adesso che sei cotto a puntino, il cattedratico, celentanico Saviano – osannato dalle sinistre - ti lancia il sasso mettendo “in discussione” il comportamento della Lega nei confronti della ‘ndrangheta. Lo fa piu’ a livello ideologico che pratico cosi’ si capisce meno e fa incazzare di piu’. Omettere di citare il solo caso documentabile di liaison tra amministratori pubblici leghisti e malavita, il caso Angelo Ciocca - Pino Neri, e’ una perla comunicativa il cui scopo esclusivo – a posteriori possiamo dire raggiunto – e’ di distogliere l’attenzione dalle migliaia di burocrati corrotti appartenenti al resto della comitiva governativa o para-governativa, quelli del PDL per intenderci (e pure quelli del PD a ben vedere). Saviano non cita Ciocca cosi’ tutti pensano a lui e non agli altri. Infine ricorda al popolo leghista davanti al teleschermo che il loro ideologo - mai dimenticato e mai del tutto compreso - aveva previsto tutto.
Come ne esce l’elettore leghista – che poi due giorni dopo legge sull’Espresso l’equazione Federalismo=mafia e la settimana successiva si sente dire che il problema dei rifiuti di Napoli e’ colpa sua e non dei napoletani – come ne esce dai monologhi di Saviano? Ve lo dico io. Incazzato nero, motivato nella sua vena peggiore, ossia quella xenofoba. A maggior ragione perche’ quello che gli sta facendo la ramanzina e’ un terrone di sinistra. Saviano e’ uno straordinario strumento di coesione per il popolo leghista. Della necessita’ del Condor di trovare un nemico che motivasse le camicie verdi avevamo gia’ parlato qui. Scrivevo infatti:
“Credo quindi che stia arrivando il momento in cui la Lega dovra’ selezionare un nemico adatto ai suoi scopi. La scelta dell’antagonista sara’ rivelatrice delle intenzioni del Condor. Se il Condor con l’aiuto indispensabile di Mussoloni – altro che amicizia! - riuscira’ a convincere le mafie che e’ giunta l’ora della resa dei conti, l’ultima occasione di dividersi la torta, allora queste ultime potrebbero accettare di fomentare vecchi e nuovi movimenti indipendentisti meridionali ed il dibattito si sposterebbe sul campo geografico, come nel 1992. Se il Condor e’ fuori dal Cerchio Sovrastrutturale o se ci e’ entrato con l’obiettivo di uscirne, questa e’ la via e questo e’ il momento.”
Serviva un nemico che facesse botteghino. Ora ce l’hanno.
Vien poi da porsi un altro interrogativo sempre restando all’interno della compagine governativa: Con tutta la sua opera divulgativa, che danno ha provocato Saviano alle mafie?
- Eh... bravo... ha permesso finalmente di capire come funzionano! Va’ come lo spiega bene.
Certo, perche’ secondo voi i magistrati e le forze di polizia che si occupano da decenni del problema aspettavano lui e la Mondadori per capire come funzionano le mafie?
L’ha spiegato a voi - piccoli ingenui – e ve l’ha pure spiegato male. L’ha raccontata, a modo suo, a voi che pendete dalle sue labbra, a voi che prima avevate un’idea rozza delle mafie, fatta di rapine, rapimenti, sparatorie, strozzini, insomma tutte cose intuibilmente, indubitabilmente brutte. Ora invece sapete quanta storia, quanta tradizione, quanta cultura ci sia dietro. Sono nate prima le mafie o l’Italia? Chiedetelo ai tre cavalieri dell’Apocalisse: Cagnosso, Fosso e Osso buco.
Qualche anno fa, se vi si fosse parato davanti un camorrista, vi sareste cagati addosso e gli avreste dato la catenina e il portafoglio senza fiatare; adesso sapete che col tipo ci potete anche trattare, che i camorristi, a conti fatti, sono dei businessmen quasi come gli altri e poi lo sappiamo tutti che anche gli altri sotto sotto... Adesso, se ti si para davanti un mafioso, hai meno paura di prima, sai che potresti addirittura cogliere l’occasione per proporgli un affare. Escluderei pertanto che la malavita organizzata si stia lamentando dell’operato di Saviano. L’unico a cui girano un po’ le balle e’ Iovine, ma sa che e’ solo una parentesi.
Sara’ mica perche’ tutta questa montatura prima o poi collassera’ che Beppe Grillo - uno dal naso fino - si tiene alla larga da Roberto Saviano?
Ed allora, in ultimo, chiediamocelo: Alla “sinistra”, che tanto lo ama, Saviano che benefici reali apporta? Serve davvero a qualcosa agli intellettuali di “sinistra” oltre a dar loro un argomento di conversazione ben accetto e perbene dietro al quale pavoneggiarsi e credersi tutti d’accordo?
Lo so che vi piace la pappa pronta, amici elettori di “sinistra”, ma almeno a questa domanda rispondetevi da soli.
Letture sullo stesso tema:
Con un piccolo sforzo – Che gioia, finalmente siamo entrati nella pre-fase elettorale – Sento odore di secessione – Una punta di vergogna – La parabola di Roberto Saviano e di un compromettente amore senile – Perche’ dite che c’e’ confusione? Affatto – Perche’ Beppe Grillo si tiene alla larga da Roberto Saviano?
Wikio
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