In questi giorni girano notizie in rete sul disastro di Fukushima e sul versamento di materiale radioattivo nell’Oceano. Un grave disastro ambientale, che va ad aggiungersi allo Tsunami e ai danni ingenti dovuti alla Centrale Nucleare.
Per cui ci si preoccupa, giustamente, del pesce che arriva sulle nostre tavole. I pesci incriminati, sopratutto per le tavole italiane, sarebbero i tonni pinna rossa. Il controllo che dobbiamo fare è leggere in etichetta se è dichiarata la zona di pesca. E’ meglio escludere la zona FAO 61. La cosa migliore, però, resta quella di optare per prodotti certificati.
La certificazione MSC (Marine Stewardship Council) ha come scopo la promozione di pratiche di pesca sostenibili e a basso impatto ambientale. MSC (Marine Stewardship Council) è un’organizzazione internazionale no-profit, indipendente. E’ stata fondata nel 1997 dal WWF e dalla multinazionale Unilever, in risposta alla riduzione sensibile del patrimonio ittico mondiale, ed poi divenuta indipendente nel 1999. Il marchio MSC garantisce la sostenibilità delle riserve ittiche mondiali e preserva la biodiversità marina. MSC ha sviluppato con l’aiuto di esperti uno standard per la pesca sostenibile e uno per la tracciabilità dei prodotti ittici.
Gli standard MSC si applicano solo ai prodotti ittici pescati in mare aperto. Quando si trovano le etichette MSC, si può essere sicuri che i prodotti ittici provengono da una pesca sostenibile, rispettosa dell’ambiente e certificata.
Nei primi dieci anni di vita di MSC sono state certificate come sostenibili nel mondo 42 attività legate alla pesca. Attualmente 102 attività hanno la certificazione MSC, 132 aziende stanno intraprendendo il programma di certificazione MSC e in 52 paesi del mondo si trovano prodotti con la eco-label MSC.
Lo standard MSC si basa su tre principi fondamentali che tutti coloro che sono coinvolti nella pesca, nella lavorazione e nel commercio dei prodotti ittici devono dimostrare di rispettare:
Principio 1: Salvaguardia del patrimonio ittico
L’attività di pesca deve svolgersi nel rispetto della sostenibilità delle riserve ittiche esistenti.
Qualsiasi azienda di pesca certificata deve agire garantendo la salvaguardia delle specie ed evitando lo sfruttamento eccessivo delle risorse.
Principio 2: Impatto ambientale minimo
Le operazioni di pesca devono avvenire nel rispetto della disponibilità, della capacità riproduttiva e della biodiversità dell’ecosistema ittico.
Principio 3: Sistemi di gestione efficace della pesca
Le aziende del settore ittico devono rispettare tutte le leggi e le normative locali, nazionali e internazionali, predisponendo un sistema di gestione che consenta di adeguarsi alle mutevoli circostanze e garantire la sostenibilità.
Un numero sempre più alto di rivenditori e di consumatori nel mondo richiede prodotti certificati MSC. Le valutazioni per entrambi gli standard MSC sono effettuate da certificatori indipendenti accreditati. In tal modo MSC rimane imparziale, infatti agisce attraverso un programma di certificazione di ‘parte-terza’.
E’ possibile acquistare anche del tonno nei negozi bio che ha altri tipi di certificazione, come questo, tonno pinna gialla, certificato Dolphin Safe, pescato con metodi rispettosi dei delfini e dell’ecosistema marino.
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