Quarto appuntamento della stagione 2011/2012 per la rubrica denominata "Pleasures of Unknown", che si occupa di sostenere le band emergenti. Se volete saperne di più cliccate su questo link.
Il sondaggio lo trovate a fondo pagina, dopo le presentazioni dei gruppi.. Ascoltate le band e votate! Si potrà votare fino alle 11 di domenica 2 ottobre.
I gruppi che presentiamo quest'oggi sono Ahiphema, Averla Piccola, Seaside Postcards. Procediamo in rigoroso ordine alfabetico.
AHIPHEMA
GENERE: Rock Alternative/Grunge/Stoner
INFLUENZE E PREFERENZE: Led Zppelin, Pink Floyd, Jimi Hendrix, Jimmy Page, Porcupine Tree, Mark Lanegan, Franco battiato, Verdena, Jack White e altri
COME SI PRESENTANO: “Ahiphema” è una rock band napoletana nata nel 2005, progetto di Marco Caruso e Rosariuo Bizzarro.Dopo un primo periodo di cambi di formazioni, il gruppo ad oggi è formato da Dimitri Monopoli (vice), Marco Caruso (chitarra), Arianna Marino (chitarra), Federico Nix (Basso) e Rosario Bizzarro (batteria).Lo scopo del gruppo è "distillare la resina dall'albero dell'arte" scavando nello stoner, rock alternative, grunge ecrossover, creando un'idea indipendente e innovativi che faccia incontrare musica, testi e arti figurative. Nel 2008 la band produce il primo Ep “Desert Place”pe rl'etichetta indipendente Enjoy records. Il secondo lavoro è “Memories in a fog” del 2009 e il gruppo attualmente sta lavorando su un nuovo disco
In Apnea
Red Sand
The Burial
CONTATTI:
http://www.facebook.com/ahiphema#!/group.php?gid=50932826595
http://www.facebook.com/ahiphema#!/ahiphema
http://www.myspace.com/ahiphemaAVERLA PICCOLA
GENERE: Musica 'a stare'
INFLUENZE E PREFERENZE: Daniele Silvestri, Fabrizio DeAndré, Elio e le Storie Tese
COME SI PRESENTANO: Averla Piccola è al contempo una band, un uccello (http://it.wikipedia.org/wiki/Lanius_collurio) e una condizione anatomico/esistenziale. Il gruppo nasce in cucina, tra cibo, vino e altre sostanze di origine naturale.
Un bel giorno Cristò Chiapparino e Luigi Arciuli, (cantante e chitarrista e principali autori), si rendono conto che nella loro cucina si riuniscono sempre più spettatori e che le loro canzoni sono sulla bocca di tutti, quindi decidono di mettere su una vera e propria band con gli amici e colleghi di sempre: Antonello Arciuli (tastiera, voce), Giovanni Chiapparino (batteria) e Lelio Mulas (basso, voce). I live si susseguono, le soddisfazioni anche. Averla Piccola si piazza al 3° posto del 2° Festival Fuori dal Comune, divide il palco di Aritmia Mediterranea 2009 con Bugo e diventa testimonial locale per il Referendum Popolare sull'acqua pubblica con la canzone 'Brio Blues di Rocketta' (che narra di un futuro distopico in cui i lavandini funzionano con schede prepagate) conquistandosi una citazione su Repubblica Online.
A Natale 2010 esce il primo EP autoprodotto, 'Endthe Warall', contenente 7 pezzi tra i più rappresentativi del repertorio del gruppo. Alcuni temi vengono trattati con linguaggio colorito (la mercificazione della musica popolare della 'Tarantella di Carrassi', il rapporto di coppia di 'Io e Te') mentre l'accorata dichiarazione d'amore in salsa stilnovista nei confronti del seno femminile (ovvero, le menne) scatena nel pubblico femminile reazioni contrastanti.
Unanime invece il coro di apprezzamento del pubblico maschile. Non manca una canzone d'amore/odio per la città natale, Bari, un po' mamma amorevole un po' MILF volgare e senza cuore. L'obiettivo primario della band? Mostrare al mondo intero che cosa vuol dire Averla Piccola.
Tarantella di Carrassi
Io e Te
La Rivoluzione
CONTATTI:
http://www.youtube.com/user/averlapiccola
http://www.facebook.com/pages/Averla-Piccola/56420708692
SEASIDE POSTCARDS
GENERE: Post-Punk/Indie
INFLUENZE E PREFERENZE: Joy Division, Interpol, Josef K
COME SI PRESENTANO: Strana creatura quella a nome Seaside Postcards. Già dalla ragione sociale, una fantasiosa “crasi” tra il nome dell’etichetta discografica che diede la stura e valorizzò la scena indipendente scozzese di fine anni ’70, Postcard Records appunto, e quella “città di mare” grigia e silenziosa di cui si narrava in un episodio soli(psi)sta del Morrissey d’antan.
Coniata in un ozioso e brumoso pomeriggio di inizio autunno, quando le foglie gialle e rosse pavimentano i vialetti d’ingresso delle case in collina e non c’è altro da fare che contemplarle dalla finestra e riconoscerne l' assoluta fedeltà ed aderenza al dettato della natura.
Questo sono i Seaside Postcards, null’altro che meticolosa osservazione e testimonianza di ciò che accade nelle vostre e nostre esistenze ma al contempo anche cronisti di una decade lontana, nello scarto temporale, ma assai vicina per la sua componente edonista e reificante (ossia, gli anni ’80).
La loro unione nasce in maniera del tutto casuale. Autunno 2010, Massimiliano Cerri (ex Morvida, The Fanciful, Yes No Maybe) Michele Traglia (ex Atp, Verd) e Andrea Terenzi (ex Glance) mettono insieme le forze e danno vita alla loro personale interpretazione di un sound con connotati ben precisi e radicati spaziotemporalmente nell’algida Manchester di fine anni ’70.
Attenzione! Non siamo però alle prese con l’ennesima band ascrivibile, per dirla con un nostro caro amico, “al calderone contemporaneo dei gruppi wave sotto-divisioniani “ ma piuttosto di un progetto che di quella decade e di quegli impasti umorali e nebbia ha saputo rileggere la lezione per aggiornarla e farne una sorta di upgrade (del tutto personale e senza l’ambizione di cogliere in quell’anglicismo la connotazione “migliorativa”).
Parto (non del tutto indolore) e prova tangibile di una manciata di lunedìsera a percuotere pelli e pizzicare corde, è il nuovo EP omonimo, autoprodotto, registrato e mixato nell’estate 2011 presso lo Studio Waves di Paolo Rossi, mammasantissima e catalizzatore della scena pesarese (magnificata anche in un recente articolo su Rumore) che vede protagonisti, tra gli altri, Soviet Soviet, Be Forest, Camillas, Brothers in Law, Altro. Il presente è già storia, nel senso che archiviata la recente uscita discografica, i Seaside Postcards stanno suonando live e componendo nuovi pezzi
Ruins
Ocean
Strange Days
CONTATTI:
https://www.facebook.com/seasidepostcards
http://seasidepostcards.bandcamp.com/
QUALE BAND AVETE PREFERITO? ASCOLTATE I PEZZI PROPOSTI E VOTATE!
Quale band avete maggiormente apprezzato fra quelle presentate oggi? Si può votare fino a domenica 16 ottobre (Deadline: ore 14.30)
SEASIDE POSTCARDS
GENERE: Post-Punk/Indie
INFLUENZE E PREFERENZE: Joy Division, Interpol, Josef K
COME SI PRESENTANO: Strana creatura quella a nome Seaside Postcards. Già dalla ragione sociale, una fantasiosa “crasi” tra il nome dell’etichetta discografica che diede la stura e valorizzò la scena indipendente scozzese di fine anni ’70, Postcard Records appunto, e quella “città di mare” grigia e silenziosa di cui si narrava in un episodio soli(psi)sta del Morrissey d’antan.
Coniata in un ozioso e brumoso pomeriggio di inizio autunno, quando le foglie gialle e rosse pavimentano i vialetti d’ingresso delle case in collina e non c’è altro da fare che contemplarle dalla finestra e riconoscerne l' assoluta fedeltà ed aderenza al dettato della natura.
Questo sono i Seaside Postcards, null’altro che meticolosa osservazione e testimonianza di ciò che accade nelle vostre e nostre esistenze ma al contempo anche cronisti di una decade lontana, nello scarto temporale, ma assai vicina per la sua componente edonista e reificante (ossia, gli anni ’80).
La loro unione nasce in maniera del tutto casuale. Autunno 2010, Massimiliano Cerri (ex Morvida, The Fanciful, Yes No Maybe) Michele Traglia (ex Atp, Verd) e Andrea Terenzi (ex Glance) mettono insieme le forze e danno vita alla loro personale interpretazione di un sound con connotati ben precisi e radicati spaziotemporalmente nell’algida Manchester di fine anni ’70.
Attenzione! Non siamo però alle prese con l’ennesima band ascrivibile, per dirla con un nostro caro amico, “al calderone contemporaneo dei gruppi wave sotto-divisioniani “ ma piuttosto di un progetto che di quella decade e di quegli impasti umorali e nebbia ha saputo rileggere la lezione per aggiornarla e farne una sorta di upgrade (del tutto personale e senza l’ambizione di cogliere in quell’anglicismo la connotazione “migliorativa”).
Parto (non del tutto indolore) e prova tangibile di una manciata di lunedìsera a percuotere pelli e pizzicare corde, è il nuovo EP omonimo, autoprodotto, registrato e mixato nell’estate 2011 presso lo Studio Waves di Paolo Rossi, mammasantissima e catalizzatore della scena pesarese (magnificata anche in un recente articolo su Rumore) che vede protagonisti, tra gli altri, Soviet Soviet, Be Forest, Camillas, Brothers in Law, Altro. Il presente è già storia, nel senso che archiviata la recente uscita discografica, i Seaside Postcards stanno suonando live e componendo nuovi pezzi
Ruins
Ocean
Strange Days
CONTATTI:
https://www.facebook.com/seasidepostcards
http://seasidepostcards.bandcamp.com/
QUALE BAND AVETE PREFERITO? ASCOLTATE I PEZZI PROPOSTI E VOTATE!
Quale band avete maggiormente apprezzato fra quelle presentate oggi? Si può votare fino a domenica 16 ottobre (Deadline: ore 14.30)