Probabilmente i Pomodori verdi fritti più conosciuti sono quelli “alla fermata del treno” del film del ’91 di Jon Avnet, ma io li ho mangiati a Chicago, in transito verso la California.
Per me quindi sono diventati il simbolo dei viaggi intercontinentali, delle attese negli Aeroporti, degli scali forzati prima di raggiungere una meta.
Non so se negli Stati Uniti i Pomodori Verdi Fritti sono considerati un contorno o uno spuntino, ma sono quasi sicura che non possono mancare, insieme all’insalata di patate, ai barbecue in giardino.
Se si fanno a casa non hanno certo lo stesso fascino, ma sono un contorno insolito e divertente e poi si tratta di fritto, quindi non possono che essere squisiti. Personalmente adoro abbinarli alle cotolette, semplici, impanate, adattissime al loro sapore particolare.
![Pomodori verdi fritti 20140911-012530.jpg](http://m2.paperblog.com/i/248/2482200/pomodori-verdi-fritti-L-toNxgI.jpeg)
Si sbatte 1 uovo con 50 ml di latte, 1 pizzico di pepe e una spruzzata di Tabasco.
Si tagliano 4 pomodori verdi molto sodi a fette di un centimetro e si immergono nella pastella.
Si sgocciolano leggermente e si impanano con la farina di mais.
Si friggono poche alla volta nel burro spumeggiante.
Si tolgono dal fuoco quando sono dorate e si salano.
Siccome vanno mangiati belli caldi, i pomodori verdi – fritti un po’ per volta – si mettono a mano a mano che sono pronti nel forno a 120°.
Per la panatura io scelgo di utilizzare la farina di mais perché trovo che dia maggior croccantezza, ma la ricetta originale prevede il pangrattato.
A me piacciono molto e friggo allo stesso modo anche i funghi champignon…
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