Marshall dice no alla maglia dei wallabies e con ciò alla possibilità di accasarsi in Australia per il Superugby
Il giocatore di league che vuole passare al XV pare non abbia possibilità in Australia per via della sua volontà di continuare ad indossare la maglia nera, da lui già indossata in nazionale di rugby league.Nonostante il regolamento dell'IRB lo permetta, in questo caso, pare sia il giocatore a porre un freno alla possibilità di indossare la maglia di una nazione diversa da quella di nascita.
Marshall durante l'haka prima della finale dei mondiali 2009 di league - foto AP
Nessuna squadra australiana pare sia in grado di pagare l'ingaggio di Marshall, che ai Tigers guadagna $750.000 (circa 530.000 Euro) all'anno, senza l'aiuto della federazione. E all'ARU non interessa certo contribuire all'oneroso ingaggio del ventottenne Marshall se non in possibile chiave nazionale. Il parere negativo di McKenzie, che qualche giorno fa ha espresso i propri dubbi sulla capacità della stella del league di adattarsi al gioco a quindici, potrebbero essere un'ulteriore stigma su Marshall.
Sia i Rebels sia i Waratahs hanno incontrato l'agente del giocatore, Martin Tauber, ma stanti le condizioni economiche non pare se ne faccia qualcosa.
Rimangono in lizza i Blues, Kirwan ha parlato con il giocatore e, data la partenza di Rene Ranger, un centro potente farebbe comodo alla squadra di Auckland. Il fattore economico è decisivo anche in questo caso, e senza l'aiuto della NZRU, non penso i Blues si possano sobbarcare l'ingaggio. E Marshall all black non lo vedo molto, data l'abbondanza di giocatori di qualità in tali ruoli, ancor più se un altro passaggio di Sonny Bill Williams dovesse riportarlo in sfera nazionale.
Francia? Giappone? I soliti paesi che vengono in mente in questi casi.