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Creato il 13 gennaio 2011 da Ducdauge @ducdauge

 

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foto:flickr

Ah, i meravigliosi anni Zero! Quando beltà splendea e l’università era ancora pubblica! Perché io negli anni zero facevo l’università: erano i tempi di Scienze della Comunicazione e di tutte le “Scienze di…”, anche se poi l’unica scienza praticata dopo la laurea era la disoccupazione. Ma almeno ci si inorgogliva del titolo di “scienziato”.

Maledetti scienziati degli anni zero! Sempre lì a rimproverare noi poveri abitanti della Terra di stare “ATTENTI al riscaldamento globale”, “ATTENTI allo scioglimento dei ghiacciai”, “ATTENTI all’inquinamento”, “Se continuiamo questo stile di vita l’uomo si estinguerà tra poche decadi”. Epoca di allarmismi gli anni zero, anche se sono certo che non saranno stati i milioni di euro spesi per la costruzione di impianti fotovoltaici ed eolici ad avere salvato la Terra.

La tv degli anni zero! Ricordo ancora gli LCD che non superavano i quaranta pollici; per cambiare canale si usava ancora il telecomando! E i programmi, che programmi: se non ricordo male, proprio negli anni zero nacquero i Reality Show. C’era il Grande Fratello, l’Isola dei famosi, Studio Aperto, tutti programmi che avevano il pretesto di far vedere cosce e tette e dare da mangiare agli scansafatiche di turno.

Gli anni zero, che splendidi ricordi! L’Inter di quegli anni chi se la dimentica: un’Inter così non si è più vista negli ultimi 50 anni! E l’Italia Mondiale: chi si scorda quel “Cielo è azzurro sopra Berlino!”. E poi calciopoli, i contratti milionari dei giocatori…altri tempi, davvero!

E poi l’attacco alle Torri Gemelle, le guerre in Afghanistan, in Iraq e le scuse del portare la democrazia lì dove non c’era… E poi Berlusconi, gli ultimi quotidiani cartacei, i cine-panettoni, la Crisi che non finiva mai, la Lega Nord… quante pagine oscure hanno avuto gli anni zero!

Gli anni Zero sono stati gli anni della vera e propria svolta tecnologica: i primi collegamenti internet per tutti e a pagamento, i social network, l’ iPhone e tutte quelle cose che all’epoca ci sembravano così avveniristiche… Eppure in quegli anni si poteva ancora sperare di poter vivere lontano da un qualsiasi congegno elettronico: la realtà era ancora quello spazio-tempo pieno di corpi, cielo azzurro e rapporti umani. Se avevi bisogno di una qualsiasi cosa, dovevi alzarti e muoverti il culo per andarla a comprare nel negozio più vicino. E gli anni zero, in un certo senso, rappresentano l’inizio della fine di quella realtà reale e unica.

A pensarci bene quei magnifici anni zero non furono poi così magnifici. E però eravamo giovani, alla scoperta di quel mondo digitale assai strambo…e in fondo quando sei giovane tutto appare così maledettamente curioso e bello. Fino al momento in cui smetti di dire “Quando un giorno sarò…” e hai iniziato a dire “Una volta…” quelle bastarde decadi passate inizieranno a sembrarti così dannatamente magnifiche.


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