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primo giorno senza bulimia

Da Dony
La bulimia è uno stato mentale di offuscamento della realta', un modo per rimanere sospese, congelate, a meta' strada tra l'illusione di controllo e la paura di provare un'emozione.
E' un velo dietro il quale si nasconde un sè per cui si prova orrore, che non si vuole conoscere per paura di quanto sconvolgente potrebbe essere questa esperienza.E' il mio vestito: io mi copro con la bulimia per non farmi colpire dall'esterno.
Citazioni da LE FIGLIE DEL DIO DELL'INVERNO, di Zaira Procopio
DIARIO ALIMENTARE:
COLAZIONE una tazza di the zuccherato + 4 Macine Mulino Bianco
SPUNTINO un succo di frutta alla pesca zuccherato
PRANZO 2 fette di prosciutto cotto + purea di patate + un vasetto di polpa di mela da 58 kcal
MERENDA un sorbetto ai frutti di bosco da 68 kcal
CENA aggiorno piu' tardi
Anni fa' possedevo una maglietta coloratissima.L'avevo comprata per pochi euro, uno straccetto che indossavo solo d'estate, eppure ci ero molto affezionata, era la mia preferita tra decine di magliette molto piu' eleganti di quella.Se non l'avessi persa, la indosserei ancora oggi.Invece un giorno andai in vacanza, e al mio ritorno, disfando la valigia, mi accorsi di essermela scordata oltreoceano...cosa strana per me, considerata l'attenzione morbosa che riservo agli oggetti che amo particolarmente, eppure accadde.Lo sgomento che provai nel momento in cui mi resi conto di quella perdita, stupida quanto volete, ma per me importante, è lo stesso sgomento che provo oggi, nel cercare di tenere lontano qualcosa che fa parte di me da troppo tempo.Sgomento senza la mia bulimia.Venendo a considerazioni piu' terra terra...I motivi per cui ho iniziato a postare il diario alimentare li ho spiegati nel post precedente, e non ci torno sopra.Ma vorrei mettere nero su bianco come ho deciso di organizzarmi i pasti giornalieri.Una colazione abbondante, o che almeno io ritengo tale, di cui necessito facendo un lavoro che richiede di stare continuamente in movimento.Lo spuntino di meta' mattina dovrebbe essere un po' piu' consistente, vedro' di lavorarci.Durante la settimana pranzo al lavoro, ma per ora la mensa aziendale è offlimits per me.Questo non significa che pranzero' da sola, poiche' altre mie colleghe preferiscono non frequentarla a causa dei tempi di pausa sempre troppo tirati.Così tutte le mattine, insieme ai vassoi per ogni singolo paziente, ne ordiniamo qualcuno in piu' alla cucina centrale anche per noi, scegliendo tra le varie opzioni proposte dal menu', e poi mangiamo insieme in una saletta riservata a noi mentre anche i pazienti stanno pranzando.Ci sarebbe la possibilita' di farci portare la pizza o altro dai vari locali d'asporto sparsi nei quartieri vicini, ma non credo lo faro' molto spesso, sicuramente per ora non ci penso proprio.Per merenda garantito...gelato per tutta l'estate!!!Ovviamente mi butto su quelli meno calorici, ma prima o poi spero di riuscire ad assaggiare anche il cornetto vegetale della Valsoia, nonostante le sue 200 kcal.A cena sono sempre da sola per cui è lì che devo concentrare i miei sforzi maggiori per non combinare macelli...Perche' la mia alimentazione sia il piu' equilibrata possibile dovrei mangiare i carboidrati a pranzo e le proteine a cena.Ma non provo molta simpatia per i carboidrati, ultimamente.Nel senso che ogni volta che li introduco nella dieta poi si scatenano le abbuffate, oppure li vomito anche senza essermi abbuffata.Non ho intenzione di escluderli completamente dal mio piano alimentare, ma mangiarli ogni giorno proprio non ce la faccio.Reintrodurro' invece il pane, lo zucchero nelle bevande, i condimenti almeno una volta al giorno sulle verdure.Il conteggio calorico è approssimativo perche' al lavoro non ho la possibilita' di pesare gli alimenti come faccio a casa, quindi vado un po' a occhio...vorrei farne a meno, ma non mi renderei conto se sto mangiando abbastanza...Durante i weekend non credo che le cose cambieranno poi molto, essendosi praticamente azzerata da mesi la mia vita sociale.Mi sforzero' comunque di riempire la mia quotidianita' anche di piccole cose, per non lasciare spazio al cibo, o meglio, per lasciargliene in quanto nutrimento, e non come strumento di tortura.E che Dio me la mandi buona...primo giorno senza bulimia

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