Il consiglio di Antonio GentileSummary:
“Un terrificante segreto sarà rivelato”
Spesso ritornano gli spiriti malefici assumendo forme diverse e manifestando la loro malvagità attraverso dei tramiti : “le persone”. Sono creati dal geniale regista James Wan per il nuovo sequel frutto della collaborazione con l’inseparabile sceneggiatore Leigh Whannell con cui ha realizzato “Insidious” nel 2011 e la saga cinematografica “Saw L’enigmista” nel 2004, un’ accoppiata vincente che ha ottenuto grande risonanza nell’universo dell’horror story cinematografico.
J. Wan, che nel 2013 ha diretto in modo magistrale “L’evocazione-The Conjuring”, con l’avvento del nuovo millennio, (una nuova età dell’oro per molti titoli legati al filone “found footage”), si pone come un chiaro punto di riferimento per la cinematografia mondiale nel genere thriller/horror in modo originale ed innovativo, attraverso atmosfere incombenti e minacciose, non perdendo mai di vista il filo narrativo della storia. Il regista lo dimostra con il nuovo e tenebroso horror a sfondo sovrannaturale, distribuito negli U.S.A. il 13 Settembre, provando a bissare il successo largamente ottenuto con il primo capitolo e attraverso il quale riprende il discorso in modo continuativo là dove lo aveva lasciato.
Il prologo iniziale ci riporta a fatti accaduti 25 anni prima, su come Josh (Patrick Wilson), da bambino, era entrato in contatto con uno spirito parassitario e malvagio di una donna che voleva impossessarsi del suo corpo attraverso incubi costanti ed ossessivi; i fatti misero in allarme la madre Renai che, spinta da grande preoccupazione, cercò Elise (Lin Shaye) , una specialista della scienza del paranormale. Elise comprese che Josh, attraverso il sogno, aveva la capacità di far viaggiare il suo corpo astrale in altri luoghi dimensionali e attraverso l’ipnosi riuscì a regredire il fenomeno che si era impossessato di lui. Dopo questo flashback iniziale i fatti ci riportano al presente.
I coniugi Renai (Rose Byrne) e Josh Lambert, dopo alcuni episodi sconcertanti, si trasferiscono in un’altra abitazione con i loro tre figli, ma si accorgono che il figlio Daton (T. Simpkins) è stato attirato da una malefica presenza in soffitta e non è la casa il tramite a metterlo in contatto con altre realtà dimensionali ma la sua stessa mente ripercorrendo l’esperienza vissuta dal padre. Dopo questo sconvolgente incontro Daton entra in coma, risucchiato in un sinistro universo chiamato “The Further”, un luogo tenebroso costipato da demoniache anime dannate e tormentate; Elise accorre nel tentativo di far uscire Daton dallo stato vegetativo ma muore in circostanze misteriose. La polizia indaga sul caso, ma Renai, attraverso le foto di Josh cerca di fare luce sulla sua infanzia tormentata. In esse sono ritratte presenze spettrali e lei crede nella sua innocenza e tenterà di proteggere i figli.
J. Wan si è avvalso del notevole cast già largamente collaudato nel precedente capitolo “Insidious”, usufruendo di un budget abbastanza contenuto dal produttore Blum (autore di Paranormal Activity, The Gruge e Sinister), ma che certamente ne garantisce un successo mondiale per i milioni di fan ed appassionati del genere horror/thriller. Il geniale regista durante le riprese ha cercato una maggiore suspense attraverso gli spostamenti rapidi delle camere e avvalendosi inoltre di un persistente utilizzo degli effetti sonori per dare maggiore tensione, drammaticità ed uno sguardo al passato alle sequenze; è lo stesso Wan a confermarlo: “Volevo dare quindi una nuova veste a questo sottogenere ormai consolidato, al contempo rendendo omaggio a quelli che sono i classici horror”.
I fenomeni che creano turbamenti nella famiglia Lambert sono resi in modo efficacemente drammatico attraverso una costante e crescente tensione che ci accompagnerà per tutta la durata del film culminando in un atavico scontro finale tra le demoniache presenze spirituali e il mondo dei viventi. Tutto questo attraverso un cliché che dà risalto all’utilizzo continuo di riprese al buio e in penombra, arricchite dall’utilizzo di giocattoli meccanizzati che rompono la quiete notturna con improvvisi movimenti per rendere maggiormente angoscianti gli attimi di tensione. Il film si presenta geniale soprattutto per l’intuizione avuta da Wan e Whannell nell’utilizzare la tematica delle dimensioni parallele come viaggio del corpo astrale attraverso dei puzzle abilmente incastrati tra loro, “le ricorrenti insidie della mente umana”, tematica poco utilizzata in altri film e per questo originale nel suo genere.
L’horror così tanto atteso sarà distribuito dalla Warner Bros
nelle sale italiane dal 10 Ottobre del 2013.
di Antonio Gentile per Oggialcinema.net