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Provocazioni, insulti e risposte ragionate

Creato il 06 luglio 2010 da Pierotieni

Provocazioni, insulti e risposte ragionate

La scorsa settimana dalle pagine della stampa locale (il Giornale di Vimercate), Enrico Perego, segretario cittadino della Lega Nord, era intervenuto duramente in riferimento alla serata organizzata dall’associazione Volontariato Arcore per la presentazione del libro di Gian Antonio Stella che tratta della paura del diverso e dell’eterna guerra contro l’altro. Il leghista aveva in particolar modo protestato per il fatto che il suo partito fosse stato definito “razzista”, aveva consigliato agli “amici” del volontariato di “non intromettersi in questioni politiche”, aveva lanciato insulti di vario genere al giornalista e agli organizzatori e, per finire, aveva proposto di “fare un po’ d’ordine tra i libri delle biblioteche del vimercatese”.   Gli organizzatori, da parte loro, hanno già ribattuto che il signor Perego era stato ufficialmente invitato alla serata (a cui non ha preso parte) e che è nel loro dna la missione di promuovere la cultura della solidarietà e di tutelare i più deboli, anziani, disabili, minori. Nessuna intromissione quindi, quel dibattito si è svolto esattamente sul loro terreno.   Pubblichiamo di seguito alcune riflessioni del Prof. Raffaele Mantegazza, cittadino arcorese e docente di Pedagogia presso l’Università Statale di Milano Bicocca.   Sono rimasto sconvolto dalle dichiarazioni del signor Enrico Perego a proposito delle affermazioni del giornalista Gian Antonio Stella durante un incontro pubblico ad Arcore; non certo per le critiche a quest’ultimo, assolutamente legittime se sostenute da argomentazioni, spiegazioni, dati di fatto. Ma invece mi ha lasciato sconcertato il linguaggio del signor Perego, che ovviamente non risponde intellettualmente e culturalmente a Stella ma passa dalle velate minacce (agli amici del Volontariato di Arcore consiglio vivamente di non intromettersi in questioni politiche) agli insulti (infamia, cialtronismo, penoso e peloso (?) buonismo, idiozie) fino alla chicca finale, ovvero la proposta di fare un po’ d’ordine tra i libri delle biblioteche del vimercatese, un vero ricettacolo di tutto ciò che è politicamente corretto, ovvero eliminare i libri che non piacciono al signor Perego (immagino si riferisca a tutti coloro che che predicarono e praticarono il meticciato, da S. Agostino – un africano! - a S. Francesco, da Leonardo da Vinci a dante Alighieri, da Einstein a Freud – quei due ebrei degenerati!). Ricordo infine al signor Perego che i nazisti hanno fatto molto di meglio, bruciando pubblicamente tutti i testi che non piacevano a loro (così simili peraltro a quelli da lui denunciati). Questo è il pensiero unico: tutti quelli che non la pensano come me non devono avere nemmeno il diritto di parlare. Signor Perego, vuole un cerino?

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