Psyco T sente odore di March Madness

Evidentemente il mese di marzo fa bene ai giocatori che sono usciti da poco dal college. Sentire nell’aria quell’elettricità che porta la March Madness e che attira tutti gli occhi del basket, americano e non solo, verso il Torneo NCAA risveglia gli istinti di quei campioni che in questi giorni, anni prima, erano impegnati a trascinare le rispettive università alla vittoria. Il caso di Tyler Hansbrough è emblematico, due anni fa campione NCAA e leader di North Carolina, l’anno scorso rookie spesso infortunato nella NBA e quest’anno passato da semi sconosciuto nei primi mesi a protagonista assoluto in questo mese di marzo.
I suoi Indiana Pacers al momento sono ottavi nella Eastern Conference e quindi ai playoff anche se il record (30-39) è parecchio al di sotto del 50%, ma le ultime due vittorie che sono arrivate, entrambe contro i New York Knicks, portano la firma di “Psyco T” (il soprannome deriva dal temperamento piuttosto focoso del ragazzo).

Nelle undici gare giocate dai Pacers a marzo il record è di 4 vittorie e 7 sconfitte, mentre l’ala ex UNC ha sempre messo a referto la doppia cifra per punti segnati e in quattro casi anche una doppia-doppia con i rimbalzi; in sei occasioni è andato oltre i 20 punti segnati e contro i Knicks ha letteralmente dominato segnandone 29 e 30 e tirando 24/37 dal campo (64.8%)! In stagione Hansbrough viaggia a 10.8 punti e 5.2 rimbalzi in 20.9 minuti giocati, ma i suoi numeri come detto stanno crescendo (29 punti nella vittoria importantissima contro i Bulls in grande forma) da quando in panchina si è seduto coach Frank Vogel che gli sta dando maggiore fiducia rispetto a coach O’Brien, come sostenuto anche dallo stesso giocatore:

“Mi sento molto meglio ora, perchè sto giocando bene dopo che molte persone hanno messo in dubbio le mie capacità e il coach non credeva in me.”

Per un giocatore che nel suo terzo anno al college è stato nominato miglior giocatore dell’anno, ed è stato scelto al numero 13 del draft non deve essere facile resistere quando l’allenatore non ti fa giocare, ma Hansbrough è sempre stato zitto, lavorando sodo in allenamento e crescendo come giocatore:

“Penso di essere un giocatore migliore rispetto a quando giocavo a North Carolina; sono migliorato molto come tiratore rispetto agli anni scorsi.”

Le sue caratteristiche sono quelle di un lottatore, uno che non molla mai un pallone e prova sempre ad andare a rimbalzo, in difesa questa attività la si nota e parecchio visto che può tenere anche giocatori più piccoli, mentre in attacco i movimenti spalle a canestro possono sicuramente essere migliorati ma già così riesce a essere pericoloso e poi il tiro dalla media, come detto anche da lui, è migliorato un bel po’ dandogli una doppia dimensione.
Magari non diventerà più quel leader che era al college ma di sicuro nei Pacers del futuro (il nucleo è molto giovane), la sua presenza sarà indispensabile.