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Creato il 18 giugno 2010 da Vix

Sufi Comics: No Problem!
Oggi mi sono imbattuto, rimbalzando fra vari blog sufi, in questo simpatico vademecum fumettato, preso in gentile prestito - da Arif e Ali, che tengono un blog davvero interessante. Ritornando al contenuto del vademecum, quello che trovo illuminante nella sua semplicità è l'assunto iniziale: i problemi che incontriamo sono un eccellente stimolo per cambiare i nostri punti di vista, che - diciamolo - spesso rappresentano delle manette alla nostra iniziativa. Le convinzioni, le credenze (non quelle di design, eh!), i beliefs come dicono quelli bravi, cessano di essere una base su cui costruire la nostra crescita quando non siamo pronti o disposti a metterli in discussione o, almeno, a sospenderli per un attimo per prendere in considerazione un punto di vista che fino a quel momento c'era rimasto nascosto. L'esempio riportato dal fumetto è riferito ad una pratica cardine del cammino sufi - lo zikhr, o dhikr - ovvero il rammentare gli attributi di Dio per infonderli nella propria vita. Non come una formuletta magica da ripetere a pappagallo, ma con l'impegno personale a farli manifestare nella realtà attraverso le proprie azioni. Gli esempi evidenziati dal fumetto sono chiari e sono soltanto alcuni; considerando che la tradizione sufi riporta ben 99 nomi conoscibili di Allah, quindi 99 qualità ispiratrici, è possibile sperimentare questa pratica in un ampio numero di situazioni. Ora, questo argomento meriterebbe un relatore più preparato, quindi passo volentieri la mano prima di banalizzare il tutto con la mia ignoranza. Non prima, però, di aver riportato il piccolo racconto sufi che i due meritevoli ragazzi - Ali e Arif, appunto - includevano a conclusione del loro post.
Mentre il credente era intento nelle sue preghiere gli passarono accanto tre persone: uno storpio, un mendicante ed un uomo che era stato percosso. Vedendoli, il fedele gridò: "Gran Dio, com'è possibile che un amorevole creatore veda cose del genere e non faccia niente per loro?" E Dio rispose: "Ho fatto qualcosa. Ho creato te."

Mutatis mutandis (l'igiene innanzitutto:), il vecchio slogan della Rex condensa ancor di più il messaggio finale: Fatti, non parole.

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