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Quando il peccato di mutanda è strumentalizzato politicamente

Creato il 12 febbraio 2011 da Iljester
12 febbraio 2011 | Politica | Permalink

Quando il peccato di mutanda è strumentalizzato politicamenteDomani si va in piazza a urlare l’indignazione contro il velinismo e l’olgiattenismo, e manco a farla apposta, chi è al centro dell’attenzione scomoda del neopuritanesimo femminile è sempre lui, Silvio Berlusconi, il quale è colpevole di sfruttare le «povere» ragazze lì, nell’inferno del sesso sfrenato di Villa S. Martino in Arcore.
Eccole (ed eccoli!) dunque a sputare con indignazione sul Premier. E posso dire sul punto che se un obiettivo le indagini della Procura di Milano lo hanno raggiunto, questo obiettivo è proprio quello di suscitare l’indignazione un tanto al chilo nei benpensanti e offrire pure un comodo strumento di propaganda all’opposizione.
Dunque «reato = peccato» e viceversa. Ma è chiaro che trattasi di un’equazione errata, poiché non tiene conto dell’incognita che nessuno in verità vuol prendere in considerazione. Tanto che la corretta equazione sarebbe piuttosto questa: «reato + peccato = strumentalizzazione politica». Ecco che allora la verità viene a galla quando si parla di neopuritanesimo antiberlusconiano: strumentalizzazione politica di vicende che poco avrebbero a che fare con la politica se non riguardassero l’uomo più vituperato e inquisito della storia italiana. Una strumentalizzazione ben testimoniata dalla foto al lato: cacciare il Premier da Palazzo Chigi. E che altro se no?
Il sospetto ha un’indubbia concretezza se si pensa che le stesse non avrebbero mai avuto luogo, se al centro dello scandalo non ci fosse stato il Premier, che comunque – è bene dire – ha messo di suo nel cancan mediatico che lo sta letteralmente sputtanando. E del resto, se si guarda agli ultimi tre anni di questa legislatura, è facile individuare le due coordinate di azione della strumentalizzazione politica contro Berlusconi e il centrodestra. La prima è quella che vede un progressivo allontanamento di Fini dal Popolo della Libertà; la seconda è quella che vede un nuovo capitolo nella guerra antiberlusconiana: lo scandalo a luci rosse. La prima tende ad accreditare la destra farlocca finiana davanti ai poteri forti giudiziari ed economici come destra «moderna» e «istituzionale»; la seconda tende – per converso – a screditare la destra vera, quella che oggi guida il paese, come destra fangosa, sessista e corrotta.
Il risultato lo si tocca con mano. Fino a qualche anno fa, il centrodestra era pressoché unito, e non c’era possibilità di scalfirlo con le indagini giudiziarie e con gli scandali del fango. I poteri forti e le caste oligarchiche (che tutt’oggi cercano di dominare questo paese, impendendo qualsiasi riforma) sul punto scommettevano sulla sinistra di potere per scardinare il consenso elettorale di Berlusconi. Avendo però compreso che tal sinistra è intrinsecamente debole e incapace di raccogliere la sfida, si sono inventati un nuovo centrodestra che sostituisse quello spontaneo nato dalla gente e dall’intuito di Berlusconi. Lo hanno spezzato in due tronconi, partendo da Casini, e hanno alimentato le ambizioni dell’ex presidente di AN. Il risultato è quello che si vede oggi: il vero polo dei moderati messo sotto attacco e sotto scandalo da una delle più eclatanti strumentalizzazioni politiche di un’indagine giudiziaria della quale ancora non si conosce l’esito. E il polo degli opportunisti, esaltato come il nuovo che avanza…
Fortunatamente – come sempre capita nel nostro paese – certi poteri hanno il vizio di fare i conti senza l’oste. E l’oste è il popolo che vota, che non è certo quello composto dai quattro gatti intellettuali che domani andranno a esporre la loro faziosa indignazione in piazza. E il popolo che vota – si sa – non è poi così idiota da non vedere e non capire come stanno davvero le cose. E se non posso scommettere sul fatto che FLI e l’UDC riescano a fallire nel loro intento (e me lo auguro), sono però certo che ci vuole ben più delle chiacchiere di due escort sui vizi sessuali del Premier per cancellare il centrodestra (quello vero) dal panorama politico italiano. Fini e Casini si rassegnino. E con loro l’orda dei puritani della domenica…

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Autore: Il Jester » Articoli 1379 | Commenti: 2235

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Tags: berlusconi, centrodestra, destra, escort, femminismo, Fini, fli, manifestazione 13 febbraio, mutande pazze, premier, ruby, Veline, velinismo
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