Quando il Rock..Non E' Solo Musica (atto secondo - Frequenze Rètro/ Mezz Gacano)

  
  Se qualcuno chiedesse cosa ricordare dei primi cinquant’anni del secolo scorso , non potremmo sbagliare, sicuramente le due grandi guerre e la musica.   Ma anche, duemila anni trascorsi sopra la sella di un cavallo, schiacciati e soppiantati senza alcun rimpianto in meno di venti. Automobili, aerei e mezzi sempre più veloci, che al giorno d’oggi sono consuetudine se non una routine, accorciarono non solo le distanze ma inevitabilmente allungarono il tempo che una persona poteva avere a disposizione,prima perso inesorabilmente.    Si scoprirono le possibilità che il “Dio” denaro poteva offrire a chi aveva capacità investitrici o capitalizzanti. Che ricchi, fondamentalmente, non ci si doveva per forza nascere, ma ci si poteva tranquillamente diventare.   Ecco che, lasciati andare i panni dell’uomo lavoratore instancabile, ora ci si può anche concedere il lusso di riempire non solo lo stomaco ma anche saziare lo spirito, per anni smagrito e indebolito per l’eccessivo bisogno di ottemperare alle necessità primarie.    Così la poliedricità propria dell’essere umano creò non solo nuovi stili artistici che presero piede nelle più disparate rappresentazioni: moda, design, arte contemporanea, “lusso”; ma anche nella musica, dove oltre ai vecchi stili espressivi, si aprirono numerose sfaccettature creative.   Come dimenticare quei brani così semplici ma allo stesso tempo così ingenti di sonorità classiche che li hanno resi quei capolavori eterni.   Stay rock, questa volta, vuole per l’appunto ripercorrere quei primi anni del secolo attraverso la splendida voce Partenopea di Valeria Graziani, incoraggiata dalle Chitarre Petite Bouche (piccola bocca) di Salvatore Agate e Grande Bouche (grande bocca) di Maurizio Crivello, sostenuta dal Contrabbasso, “a’ chitarra i’ Polifemo”, di Luca De Lorenzo.     Le Frequenze Rètro, questo è il nome del gruppo, si è formato tre anni fa da un incontro meraviglioso, casuale e fortuito dove, parole della Graziani, fu subito amore.  Costituì un reale progetto , quando si sentì l’esigenza di riproporre tutti quei capolavori musicali dei primi anni cinquanta , rivisitati in versione vocal gipsy jazz e mescolati con sonorità balcaniche mediterranee. Il valore del loro sforzo è ben espresso nei motivi come “Guaglione” o “Parlami d’amore Mariù”, resa celebre , recentemente, da una marchetta stilistica. Caratteristica fondamentale dello stile gipsy jazz è la mancanza di una percussione, lacuna assolutamente inavvertita, giacché il tempo è scandito con precisa scadenza dal plettro sulle corde della chitarra Petite Bouche di Salvatore Agate.   Altra presenza importante e congiunzione col presente sarà Mezz Gacano alias Olga Gacano, al secolo Davide Mezzatesta, già molto famoso e richiesto per le sue doti da chitarrista. Frank Zappa, Material, Zorn, Schoemberg, Metal Kitsch le sue influenze. Ha collaborato con molti musicisti, tra le più interessanti quella con Fabio Rizzo, chitarra dei Waines e The Second Grace.  In quest’evento invece, gli vedremo rivestire il ruolo di pittore e artista con la quale vuole raccontare ciò che è insito in lui : ribellione, soqquadro, anti-conformismo, perché no anche egocentrismo, nel tentativo di esprimere una comunione di intenti, quasi sempre eccessiva rispetto al contesto sociale.Se il primo Stay Rock era un ritorno alle origini, il secondo sarà un tuffo nei ricordi infantili,  di brani cantati dai nostri nonni mentre facevano strada con noi verso scuola, miscelata alla rabbia dell’artista di strada che richiede di far sentire il suo Rock con tutto ciò che dispone la rappresentazione stessa.   Che il Rock non è solo musica…….questa è la dimostrazione.   Marco S.
   Venerdì 28 Aprile 2011    Peppino, piazza Venezia,  ore 22,30