Per quale motivo la Nicole Minetti della Raffaele, così perfetta nel modo di muoversi, di parlare, di stemperare il teatrino della politica del Belpaese, dovrebbe meritarsi delle sculacciate? Ci siamo lasciati alle spalle da vent’anni la censura televisiva della Balena bianca, ma c’è ancora chi affossa il pensiero sotto il tappeto della Prima Repubblica: un siparietto di satira sgargiante usato per fare campagna elettorale.
Macché, con tutto quello che stanno passando, gli italiani sarebbero così fessi da farsi infinocchiare da un siparietto televisivo? Anzi, se avessero dato retta alla satira “preventiva” della tv degli ultimi trent’anni, anni luce dietro dal tormentone del bunga-bunga, forse la nostra storia repubblicana avrebbe preso tutt’altra direzione. Ahimé, ridiamo per non piangere, perchè il teatrino purtroppo è fuori lo schermo. Ed è quello che dovremmo “censurare”, per non apparire agli occhi dei nostri figli i bamboccioni che ci cascano sempre.
Il siparietto di Virginia Raffaele a “Quelli che il calcio”