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Quello che è ancora possibile

Creato il 11 dicembre 2012 da Vivianascarinci

Se penso a questi pochi giorni a partire dall’inizio di dicembre, la prima cosa che mi viene in mente è che siamo tutti ancora nella possibilità di fare qualcosa. L’ho capito martedì 4 dicembre al Liceo Scientifico Piazzi di Morlupo  in occasione del progetto PoEtica per la scuola, organizzato in collaborazione con la professoressa Carmen Sellini. Carlo Bordini, davanti a centinaia  di ragazzi, in due lezioni, ha parlato di un intendimento fragilissimo e pervicace come quello della poesia, avverando  una formula comunicativa  che non c’entra con tutte le forme di comunicazione cui i ragazzi e non, sono abituati come unica possibilità stereotipata di contatto con l’altro e con le cose. In questa occasione ho anche potuto osservare direttamente come una scuola pubblica poverissima di risorse materiali si possa mantenere veramente viva, aperta e efficace  soltanto grazie alla professionalità e alla passione di chi ci lavora come personale docente, non docente e volontario. Sabato 8 dicembre l’affluenza, le testimonianze di stima e di affetto e la riuscita della prima mostra dedicata ai manufatti artigianali DARGO e organizzata dal Centro Libellula, ci ha dimostrato come sia vincente anche dal punto di vista di un riscontro immediato, l’appoggio a un progetto di recupero, come quello portato avanti dalla DARGO creation  sia in termini di materiali che andrebbero a morire se non utilizzati altrimenti, sia in termini  di professionalità, in tempi soprattutto disposti  alla svalutazione morale e economica della forza lavoro. Infine segnalo con vivo piacere la ri-uscita di un testo cui sono molto affezionata, sia perché è stato una delle prime  volte  in cui mi sono decisa a liberare, scrivendo, soprattutto  la meraviglia che opera in me certa poesia, sia perché la bellezza del testo cui il mio scritto si è ispirato, merita tuttora di essere letto e studiato con attenzione. E’ uscito quindi per le monografie di Poesia 2.0 una mia piccola nota: Quanto l’anima abbia da temere scritta su L’anima tema (qui la prima uscita su web e il testo integrale dell’autore) di Federico Federici,  poeta  che  seguo e apprezzo  ormai da anni.


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