Questo week-end sono successe un po' di cose, e visto che vivendo è normale che succedano delle cose mi domando per quale motivo esordisca con tanta banalità.
Sono dispiaciuta per un'Amica che dice che non scriverà più, ma io spero tanto che ci ripensi, perché se è vero che ci si può tenere in contatto anche via email o -udite udite, esiste ancora!- via telefono, è anche vero che la quotidianità verrà a mancare, quello scambio sottinteso di quando sai che anche se non commenterà probabilmente avrà letto e ti piace pensare a quello che ne penserebbe lei, perché la stimi e le vuoi tanto bene.Poi è come con gli amici del mare di quando sei piccolo, che vivi gomito a gomito per settimane e quando ti saluti dici "ma tanto ci vediamo presto! Tu stai a Cavarzere, io a Vicenza, figurati se non ci si vede".Più visti né sentiti.Ok, sto paragonando il mare al mare magnum bloggheresco, non siamo molto lontani dalla realtà.E' sempre quella la malinconia che mi piglia quando leggo addio o arrivederci.
Ti dedico questa
che ogni volta che la sento mi dà i brividi, come qualunque cosa canti questa ragazza.
Insomma, volevo scrivere della neve, di Elisa che ieri mattina si è svegliata e vedendo questo
ha esclamato "Oh, beooo!!!", delle mie speranze di farla giocare a palle di neve subito vanificate da un tosto sole che ha sciolto quella che c'era in giardino, della torta che mi è venuta bene, dei due brufoli che si stagliano su guancia e collo manco fossi una quattordicenne, delle premure del MioAmore, di Attila che si lascia condurre in un ballo sulle zampe posteriori...
E invece niente, sarà per un altro giorno.
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake