di Alessandro Ambrosini
“Il racket o "pizzo", è un'attività criminale generalmente volta a ottenere da un operatore economico il pagamento periodico di una certa somma di denaro in cambio dell'offerta di "protezione" da una serie di intimidazioni che, in realtà, è lo stesso proponente a mettere in atto.”
E’ questo il significato di uno dei grandi mali che attanaglia molte città d’Italia.
Quello che andremo a vedere nelle prossime settimane è un focus su questo fenomeno a Roma.
Non solo nei quartieri periferici della Capitale ma soprattutto nel centro storico, dove tutto sembra coperto dal vociare dei turisti e dalla sacralità di una città senza tempo.
E’ in questi vicoli, in queste vie che si insinua silenzioso il virus del racket. Tra i ristoranti e i bar con i menù multilingua, tra i negozi di merchandising della Roma antica, tra le pizze al taglio dei rioni.
Non c’è attività economica che sfugge al pedaggio criminale, a volte fatto da pregiudicati legati a qualche famiglia ‘ndranghetista o camorrista, a volte da chi l’ordine e la legge dovrebbe rappresentare.
E’ notizia di ieri il presunto coinvolgimento di alcuni vigili urbani in forme di ricatti ed estorsioni, ma non è la prima volta che succede, non è la prima e non è neanche relegata a quei 30 uomini in divisa.
Il viaggio in questo mondo toccherà varie attività: dall’edilizia, alle concessionarie, ai supermercati, ai locali notturni fino alle bancarelle che vendono le castagne.
Tutto è buono per i parassiti che infestano Roma.
Parleremo dei metodi, delle proposte, delle minacce, delle denunce rimaste chissà sotto quale pila di carte o dentro a quale cassetto chiuso a chiave.
Vi spiegheremo le paure di chi è da sempre dentro questo vortice di taglieggiamento, da quando erano le lire a dettare legge nelle richieste.
Riprenderemo nomi che hanno solo sfiorato le cronache, ma non per mancanza di colpevolezza ma per una sorta di solidaristica copertura e insabbiamento, fatta da chi ? Da uno status quo che sommerge l’intera società, quello che come l’Idra infagocita tutto e rinasce continuamente.
La partita con questo mostro a più teste ha inizio, noi cercheremo di dirvi chi solitamente vince. Chi perde è facile: siamo noi
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