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Ravenswood, uno spin-off da far spavento

Creato il 31 ottobre 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

31 ottobre 2013 • Serie TV, Serie USA, Vetrina Cinema •

Il giudizio di Marco Goi

Summary:

Ravenswood assomiglia parecchio a Pretty Little Liars, serie di cui è spin-off, a parte un piccolissimo dettaglio: non ci sono le Pretty Little Liars. La serie di ABC Family ispirata a una fortunata serie di romanzi di Sara Shepard è stata portata sul piccolo schermo da I. Marlene King a partire dal 2010 e da allora si è trasformata in un vero e proprio fenomeno della pop culture, o se non altro della teen pop culture. Pretty Little Liars è diventata la serie di punta della rete via cavo americana e, arrivata alla quarta stagione, che riprenderà con la seconda parte degli episodi il prossimo gennaio, è ancora uno dei guilty pleasure più goduriosi e peccaminosi della tv.

È vero che negli ultimi tempi i risvolti trash hanno toccato nuovi vertici, è vero che gli autori ormai non sanno più cosa inventarsi per tenere desta l’attenzione, ed è anche vero che l’ultimo episodio di Halloween è stato una delusione, il peggiore tra gli special della serie. Nonostante tutto questo, Pretty Little Liars resta ancora un prodotto di sano, o più o meno sano, intrattenimento televisivo, non tanto per merito della parte mystery, che comunque nel pur sonnacchioso speciale di Halloween ci ha regalato un discreto colpo di scena finale, quanto per seguire le gesta delle quattro protagoniste.

Nicole Gale Anderson, Miranda in Ravenswood

Nicole Gale Anderson in una foto promozionale di Ravenswood

Quello che manca a Ravenswood, almeno a giudicare dal pilot, sono proprio dei personaggi vincenti, in grado di coinvolgere al di là delle trame e delle atmosfere che sembrano una versione più gotica di quelle di PLL. A fare da ponte tra le due serie è stato chiamato Caleb Rivers (Tyler Blackburn), ma Caleb, come d’altra parte tutti i personaggi maschili di Pretty Little Liars, non vale un fico secco, ammettiamolo. Molto più interessante sarebbe stato vedere uno spinoff incentrato su qualche personaggio femminile “minore”, come l’accecata e inquietante Jenna (Tammin Sursok) o ancor di più la psyco Mona (Janel Parrish); con quest’ultima, avremmo probabilmente avuto un teen thriller degno di Bates Motel.

Così invece non è e dobbiamo accontentarci dello spin-off dedicato a Caleb. Sul fatto che sia un personaggione di grande richiamo qualche dubbio lo hanno probabilmente anche i produttori; se il fidanzatino di Hanna (Ashley Benson) riveste un ruolo di rilievo, la vera protagonista della serie sembra infatti essere Miranda, una ragazza orfana diretta nell’inquietante cittadina di Ravenswood per ritrovare suo zio, il quale si rivelerà un becchino che sembra uscito da Six Feet Under. A interpretarla troviamo Nicole Gale Anderson, che i più attenti alle serie teen trash ricorderanno già nei panni della cattivona Kelly Parker in Make It or Break It – Giovani campionesse, oppure in Jonas o ancora in Beauty and the Beast. Il suo personaggio è il più intrigante e promettente, sebbene appaia troppo seriosa rispetto alle nostre superficialone preferite, le Pretty Little Liars. Il fatto poi che Hanna lasci Caleb, che la conosce da 5 minuti circa, ad occuparsi di questa bella e sola fanciulla nell’agghiacciante Ravenswood è una delle cose più assurde mai capitate nel mondo delle PLL, ma prendiamolo come un semplice pretesto per dare via allo spinoff e chiudiamo un occhio, o anche tutti e due, visto che la verosimiglianza non è mai stata tra le caratteristiche principali nemmeno della serie originale.

Se Miranda ancora ancora sembra poter funzionare, gli altri personaggi introdotti finora in Ravenswood non è che entusiasmino più di tanto. Staremo comunque a vedere nei prossimi episodi se riusciremo a farci coinvolgere dalla giovane giornalista con i capelli da Telespalla Bob, Remy (Britne Oldford), oppure dai due fratelli popular del liceo, Luke (Brett Dier) e Olivia (Merritt Patterson). Per il momento il pilot è sembrato un episodio di quelli brutti delle Pretty Little Liars, più dark ma meno divertente e, soprattutto, con una enorme mancanza, anzi quattro: Aria, Emily, Spencer e Hanna.

di Marco Goi per Oggialcinema.net

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