Ray Allen: come sfruttare un blocco

Il nostro appuntamento settimanale oggi ci porta ad affrontare un giocatore caro ai “puristi” della pallacanestro: Walter Ray Allen, uno dei migliori tiratori della storia del basket. In realtà la definizione “tiratore” è riduttiva, in quanto Jesus Shuttlesworth (per i pochi che non lo sanno, Allen è stato anche attore nel film “He Got Game” di Spike Lee) è un giocatore completissimo, in grado anche di tirare, passare, palleggiare, ma soprattutto si è imposto come erede di Reggie Miller nella capacità di sfruttare i blocchi.

Ed è proprio questo che andiamo a esaminare oggi, la capacità di Ray Allen di essere indifendibile quando si tratta di giocare sui blocchi dei compagni, in particolare di “leggere” le varie tattiche difensive adottate nei suoi confronti. 

Grazie al contributo di nbaplaybook.com vediamo la prima situazione, in una partita contro i Lakers.
La prima possibilità di difendere su un blocco è quella di provare a passare “sopra”, evitando quindi che l’attaccante possa sfruttarlo per prendere la strada del canestro e, magari, se si è molto veloci, riuscire a chiudere la linea di passaggio.

Questa è una tattica solitamente deleteria contro un grande tiratore, in particolare contro Ray Allen, che ha l’esperienza e l’abilità per leggere,a movimento iniziato, l’adeguamento difensivo. E infatti potete vedere come (più o meno al secondo 7 del video) Allen faccia un balzo all’indietro, appena si rende conto che Shannon Brown non lo sta inseguendo. Questo permette, anche insieme all’ottimo blocco del “più largo che lungo” Davis, di guadagnare quel mezzo secondo per mettere a posto i piedi e sparare la tripla.

Passiamo alla seconda tattica difensiva: inseguire l’attaccante che passa sul blocco, cercando di rimanere incollato per evitare che questi possa prendere un tiro comodo. La classica difesa dove si “mordono i polpacci” all’avversario, che qualunque allenatore richiede contro i grandi tiratori.

Importante premettere che questa azione avviene esattamente un minuto dopo la precedente, dove Brown era passato dietro. Questo per far notare come tutto quello che fa Allen non è merito di strategia, tattica, schemi e ore di video, ma solo della sua magnifica capacità di adattarsi automaticamente ai cambiamenti della difesa.
Guardate come, stavolta, Allen (secondo 4) appena esce dal blocco di Perkins (altro paracarro), non salta all’indietro ma va verso la palla con l’intenzione di fare un ricciolo, cioè avvicinarsi al canestro. Ricevuta la palla, ha tutto lo spazio per fare due palleggi, sfruttare l’omissione difensiva di Gasol e piazzare un arresto e tiro a centro area.

Infine passiamo all’ultima situazione: utilizzare l’aiuto dell’uomo del bloccante per raddoppiare l’attaccante. Questa strategia consente di evitare il tiro della guardia, ma si espone inevitabilmente al passaggio per il lungo lasciato libero. Passaggio che non è necessariamente semplice, visto che lo spazio per poterlo effettuare rimane aperto solo per qualche attimo.

In questa partita contro Phoenix, innanzitutto possiamo notare come il marcatore di Allen, Pietrus, cambi la sua posizione difensiva per evitare che la guardia di Boston possa sfruttare il blocco di Davis. Fantastico l’adattamento di Allen, che trae vantaggio da questa difesa: egli, infatti, attende che Davis modifichi la posizione del blocco per scattare sull’altro lato, staccare Pietrus e andare a prendere il blocco di Erden. Come abbiamo detto, Gortat aiuta, proponendo un raddoppio su Allen, che non appena riceve il pallone, lo spara nelle mani del centro turco per due punti facili.

Questi tre esempi ci mostrano come Ray Allen non sia solo l’uomo che ha realizzato più triple nella storia Nba, ma sicuramente il miglior interprete dell’arte di prendere i blocchi, tattica ormai sempre più in disuso nel basket moderno.