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Ray Donovan, dall’America la nuova serie firmata Showtime

Creato il 20 settembre 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

La nuova serie firmata Showtime sul rude faccendiere salva celebrità.

Se la fine di Dexter preoccupa i suoi fan, Showtime sembra aver trovato l’erede ideale: Ray Donovan. La serie racconta, infatti, le vicende di Ray Donovan (Liev Schreiber di X-Men: Le origini), un faccendiere che ha il compito, tra le altre cose, di togliere dagli impicci Vip e celebrità di Los Angeles. Nel suo lavoro Ray è affiancato da una squadra, composta principalmente da Lena (Katherine Moenning) ed Avi (Steven Bauer), sempre pronta ad intervenire per salvare la faccia alle star coinvolte in casi come scandali con trans e droghe.

Oltre alle faccende lavorative, nella serie hanno un ruolo di primo piano le vicende familiari. La situazione che ha alle spalle Ray non è infatti una delle migliori. Ha un rapporto burrascoso con il padre Mickey, interpretato dal premio Oscar per Tornando a casa, Jon Voight. Mickey è uscito da poco di prigione, dopo che è stato proprio il figlio ad incastrarlo, ed è tornato chiedendo un confronto con l’intera famiglia. Ciò non farà fare i salti di gioia a Ray, anzi. Il rapporto conflittuale tra padre e figlio è uno degli aspetti chiave dello show e il duo Schreiber-Voight è perfetto per trasmettere al pubblico i sentimenti contrastanti di Ray e Mickey. Tuttavia, non da meno sono le vicende che riguardano gli altri fratelli del protagonista. Bunchy (Dash Mihok) è stato infatti molestato da un prete pedofilo da bambino e non riesce a rimanere sobrio per più di un mese. Terry (Eddie Marsan) è invece affetto dal morbo di Parkinson. Aggiungeteci un fratellastro di colore di nome Daryll e una sorella morta suicida e il quadro della situazione, non molto idilliaca, di Ray è servito. Come se non bastasse, la vita coniugale del protagonista sembra essere sempre più allo sbando e l’arrivo del padre complicherà ulteriormente le cose.

Un faccendiere, vite private dei Vip da salvare, situazioni familiari non esemplari. ‘Cosa c’entra allora Ray Donovan con Dexter’, direte voi? Be’ ciò che accomuna il protagonista della serie all’ematologo-serial killer più famoso della tv è il tipo di personaggio, l’emblema del protagonista imperfetto che riesce ad affascinare proprio per i suoi comportamenti poco ortodossi e il suo modo di agire politicamente scorretto. Ma di protagonisti del genere Showtime ce ne ha presentati a bizzeffe, basti pensare ad Hank Moody di Californication, tutta la famiglia di Shameless e Weeds. Insomma, non si può dire che Showtime abbia paura di osare. Inoltre la serie riesce a trattare argomenti forti anche in maniera innovativa, come la pedofilia nel mondo della chiesa, l’abuso di alcol, droghe, scandali con trans, e il suicidio.

Che Ray Donovan rappresenti il futuro di Showtime l’ha capito anche il pubblico. La puntata d’esordio della serie ha fatto registrare il miglior debutto di sempre per una serie originale, ottenendo ben 1.35 milioni di telespettatori e arrivando a 2.22 con le repliche, riuscendo a scalzare addirittura il record di Homeland (1.08 milioni). Le strabilianti medie di ascolto delle prime puntate hanno convinto subito il network a rinnovare la serie per una seconda stagione, dimostrazione del fatto che stiamo parlando di una serie validissima e che, continuando così, avrà ancora molto da dare agli spettatori.

La serie ha debuttato in America il 30 giugno e porta la firma di Ann Biderman (Southland).

di Francesco Sciortino per Oggialcinema.net


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