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RECENSIONE A FREDDO – 2 giorni a New York

Creato il 11 febbraio 2014 da Fabioeandrea

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Fa tutto lei, potrebbe essere il nuovo titolo dato a questo film ma, anche una definizione di Julie Delpy che, quest’anno, non solo è stata sbalorditiva nella sua interpretazione in Before Midnight, ma è riuscita anche ad appiccicarmi al grande schermo con la regia di 2 giorni a New York, sequel di 2 giorni a Parigi. Anche qui, la Delpy fa… tutto! Fra praticamente TUTTO LEI!

Scrive, dirige e recita. Altro?

A giudicare dal trailer sembrava una temuta pellicola d’amore francese (io le amo… ma il resto del mondo no…) e invece no! Si tratta di una commedia che molto deve a un modello woodyalleniano. Quindi, niente paura. Ancora una volta, la protagonista è l’artista Marion che, impegnata in una relazione con il compagno Mingus, è costretta a far fronte alle visite di suo padre, di sua sorella e del fidanzato coglione di quest’ultima, arrivati dritti dritti da Parigi. La melassa della coppia evapora per fare posto a isterismi di ogni sorta, equivoci, parolacce, scene imbarazzanti ed esistenzialismo.

RECENSIONE A FREDDO – 2 giorni a New York

RECENSIONE A FREDDO – 2 giorni a New York

Un grande cast di contorno, disposto anche a piccoli ruoli, rappresenta le patate di contorno a questo bel pollo arrosto: Kate Burton, Dylan Baker, Daniel Brühl e Vincent Gallo nel ruolo di se stesso.

Una robetta da niente insomma.

Fabio Secchi Frau


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