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Recensione | The Flash 1×14 “Fallout”

Creato il 18 febbraio 2015 da Parolepelate

Ero felice, mentre guardavo l’episodio. Mi è piaciuto tantissimo e appena è finito sono andata a cercare il promo del prossimo, come sempre piena di aspettative.

Poi ho scoperto che The Flash va in pausa fino al 17 Marzo.

E niente, se qualcuno di voi ha sentito un rumore strano, simile alla terra che si sgretola e si trasforma in una frana… sappiate che era il rumore causato dal mio cuore che si spezzava.

Ma comunque, torniamo all’episodio che, dicevo, mi è piaciuto tantissimo.
Ho apprezzato molto le scene con Ronnie e Stein e soprattutto quest’ultimo mi ha colpita particolarmente: sembra il classico scienziato pazzo, quel genere di persona che si elettrizza per le cose che i comuni mortali ignorano, è proprio su un altro livello, vive in un mondo tutto suo (Tornerei nel passato per parlare con Tesla, penso che io e lui avremmo delle interessanti discussioni). E boh, mi fa tenerezza, ridevo come una stupidina quando lui si ricongiunge a Clarissa e anche Ronnie e Caitlin era tanto carini. Insomma, feelings a go go.

Recensione | The Flash 1×14 “Fallout”

Altra cosa assolutamente promossa, il rapporto tra i due uomini che per un anno hanno condiviso lo stesso corpo: andiamo, vederli battibeccare è stato fantastico. Ronnie che non voleva essere chiamato Ronald, Stein che è convinto che è solo grazie a lui se sono riusciti a sopravvivere… Capisco che questa convivenza non sia stata facile per nessuno dei due, eppure all’inizio sono rimasta sorpresa dal loro atteggiamento tutt’altro che amichevole. Ma solo per un attimo, perché poi è stato molto interessante vedere il loro rapporto cambiare, evolversi in qualcosa di nuovo, e credo che sarebbe successo anche se non avessero scoperto di essere ancora in qualche modo collegati e quindi entrambi in pericolo se uno viene torturato da un pazzo psicopatico. Dopo essere stati nello stesso corpo per più di un anno era inevitabile creare una sorta di legame. Sembrano un po’ padre e figlio.
Poi, come dimostra l’equilibrio della fusione volontaria, i loro screzi erano dovuti al semplice fatto di essere stati fusi insieme contro la loro volontà. Il combattimento con i soldati e il generale Eiling è stato reso benissimo, e la consapevolezza che quei due stavano finalmente collaborando dava al tutto quel qualcosa in più.
Insomma, mi dispiace che alla fine Martin e Ronnie abbiano deciso di andare via, spero di rivederli presto.

Considerazioni sparse:

- Povero Stein, imbrogliato da Wells.
– Dolcissima anche la scena dell’addio, con FIRESTORM che dice a Caitlin e Clarissa “We love you”.
– Oggi abbiamo avuto una special guest star: la giustizia divina. Quando Eiling fa torturare Stein e gli dice “L’ultima volta ho fatto questo a un gorilla” l’ho sinceramente odiato, come osi trattare male il mio Martin pazzerello? Quindi, nonostante tutto, la scena finale non mi è dispiaciuta più di tanto…

Altra grande trasformazione dell’episodio: siamo passati da questo…

Recensione | The Flash 1×14 “Fallout”
Recensione | The Flash 1×14 “Fallout”

a questo…

Recensione | The Flash 1×14 “Fallout”

momento di silenzio davanti al bel faccino di Grant.

Viaggiare nel tempo. Ragazzi, chi non vorrebbe farlo? Oh, se solo mi colpisse un fulmine in questo momento, ci sarebbero due o tre cosette del mio passato che vorrei volentieri cambiare.
Per prima cosa, tanto di cappello alla conversazione tra Barry e Martin: Stein che a momenti si fa scoppiare le coronarie per l’eccitazione è fantastico. Poi, ammetto di essermi un pochino (okay, tanto) emozionata quando Barry realizza di essere tornato nel passato, di aver lottato contro Reverse-Flash e di aver perso. Lo vedevo proprio disperato, tormentato, ed è evidente come non riuscisse a pensare ad altro – o quasi. Veniva voglia di entrare nello schermo del pc e abbracciarlo per tirarlo su di morale e dirgli che non è colpa sua se sua madre è morta.
Altro inchino al personaggio di Joe West che non manca mai di emozionare. Lui sta cercando di scoprire la verità, nonostante tutti cerchino di fargli capire che Wells non ha nulla a che fare con la morte di Nora Allen lui non ci sta e testardo come un mulo continua le sue indagini, e nel frattempo ha anche la forza di consolare il figliastro, di dirgli che dovrebbe proteggerlo e per questo teme di avergli invece dato un altro peso da aggiungere a quelli che già gravano sul suo cuoricino. Trovo ammirevole il modo in cui lui non smette mai di preoccuparsi per Barry, il suo costante tentativo di proteggerlo da tutto, per quanto sia ormai impossibile.
Ma il momento più alto lo abbiamo quando Barry comunica a Joe di sapere che a un certo punto lui tornerà nel passato e perderà… a meno che non vinca, stavolta. Come si suol dire imparare dagli errori del passato per non commetterli più in futuro: mai frase fu più azzeccata, ma ci pensate che incredibile paradosso? Cioè, noi sappiamo già che Barry perderà, ma potrebbe anche riuscire a battere Reverse Flash stavolta e a creare una nuova linea temporale dove sua madre vive, suo padre non va in carcere e lui vive per sempre felice e contento… però aspettate, questo potrebbe portare anche a una linea dove Flash non esiste, no? Magari invece di entrare in polizia decide di fare l’acrobata e invece di farsi colpire da un fulmine, si fa colpire da un elefante ammaestrato.
A parte gli scherzi, su questa storia ci potremmo scrivere un manuale: cambiando il passato cambiamo anche il futuro? Creiamo nuove linee temporali o autostrade, come le chiama Stein? Oppure è impossibile cambiare quello che è stato perché, facendolo, in un altro momento saremo noi stessi a causare l’evento che avevamo cercato di impedire? Forse è destino. Forse, Nora morirebbe lo stesso, non per mano di Reverse Flash ma, che so, investita da un camion giallo guidato da Flash. O, infine, nonostante il vantaggio di sapere come andranno le cose e la possibilità di studiare un modo per combattere il nemico, Flash finirà lo stesso sconfitto perché il passato è passato e non si può cambiare?
Non lo so, il piano di Barry deve ancora essere perfezionato ma non vedo l’ora di scoprire dove tutto questo ci porterà.

Altre considerazioni sparse:

- Caro Eiling, come osi ferire il mio Barry con tutti quegli aghi?
– Esiste qualcuno che crede davvero a Joe quando dice “certo adesso anche io sono convinto della buona fede di Wells e sicuramente è un povero e caro uomo, nient’altro” ?

Nel frattempo, Iris fa due più due e riconosce Ronnie come FIRESTORM. Ora, ragazzi miei, capisco che avete avuto tutti i vostri problemi, fidanzati ritrovati e foto di un omicidio miracolosamente recuperate, ma fare un attimino più di attenzione in presenza di questa ragazza? Non è stupida, non è cieca, ha una memoria di ferro e voi vi fate imbrogliare così? (Però devo ammettere che, quando dice a Ronnie che ha una faccia conosciuta, pensavo facesse riferimento alla somiglianza tra Robbie Amell e suo cugino Stephen che… che ve lo dico a fare, sapete già chi è, e non alle foto di Firestorm che aveva pubblicato sul blog). Credo la stiano sottovalutando un po’ troppo. Prevedo guai, e penso che presto Barry sarà costretto a raccontarle tutta la verità…

E a proposito di verità, parliamo degli ultimi due minuti di episodio: OH MIO DIO. Ammetto di essere felice di aver rivisto Wells, perché se gli ultimi due minuti non sono dedicati a lui un angelo in paradiso piange, ma non sono esattamente felice di aver rivisto Grodd. Ehi, mette i brividi!
Ecco cosa abbiamo imparato in questi due minuti:
-Wells è disposto a tutto per salvare la sua creatura, ovvero Flash: sacrifica prima Stein e poi Eiling, che lo aveva minacciato. E per la prima volta lo vediamo dentro la tuta gialla.
-Grodd parla nella mente, è grosso e mi fa paura. Niente più zoo per me, e nemmeno viaggi nelle fogne. Non che avessi intenzione di farne uno, eh.
-Wells e Grodd lavorano insieme. Ottimo, fantastico, davvero, non potevamo chiedere di meglio. -A rendere meno tragica la scena, per quanto possibile, abbiamo la battuta “Dear God – Not God. Grodd” e sarò l’unica ma ho riso dieci minuti.

Tirando le somme: puntata avvincente, mi ha entusiasmata tantissimo in ogni sua scena. Ho ritrovato quel qualcosa che ti costringe a non battere ciglio per non rischiare di perdere neanche una battuta e che negli ultimi due episodi mi era un po’ mancato, ho adorato i personaggi, ho adorato Stein e Ronnie, un po’ meno Grodd, Joe e Barry hanno un pezzo del mio cuore.
Ora, chi resiste quattro settimane? Soprattutto dopo aver visto il promo, con Caitlin e Cisco che iniziato a dubitare di Wells, sembra impossibile.

Io ho trovato una soluzione: mi farò ibernare e mi sveglierò il 17 Marzo. Nel frattempo voi potete passare dalle nostre pagine affiliate che sicuramente vi riempiranno di spoiler per rendere più sopportabile questo hiatus. Ci sentiamo fra quattro – sigh! – settimane ;D

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