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Recensione "Thunder + Lightning" di Anna Giraldo

Creato il 10 marzo 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario

Recensione "Thunder + Lightning" di Anna Giraldo

Pubblicato da Valentina Coluccelli Titolo: Thunder+Lighting Autore: Anna Giraldo Editore: Casini Prezzo: 16,90 Data uscita: 29 febbraio 2012 Sinossi: "Luna affascinante stanotte! Qualcuno ci rimetterà la pelle per essersi lasciato sedurre!". La nebbia e il freddo rendono Redlie nervosa e triste e il giaguaro sta cambiando pelle. Gli amici vorrebbero stringere entrambi nel loro abbraccio pieno di calore, ma tutto è confuso, sbagliato. I ricordi per Sean e Redlie sono terribili e poi c'è un diario, e i parenti in Italia, e un misterioso quadro, e ci si mette anche un gruppo di energumeni a complicare le cose. Se si é diversi non si può essere amati. Dunque, chi è il vero mostro? La rivoluzione è solo agli albori. Serve energia straordinaria. Servono tuoni e fulmini!

RECENSIONE

“Sto vivendo, anziché sopravvivere, per la rima volta. Ti ho incontrata e credevo che avrei amato te e solo te. Invece tu hai portato il sole e hai illuminato tutti coloro che ti circondano.”
Avete presente quando alla chiusura di un libro, soprattutto dopo un lieto fine, non desiderate altro che ci siano altre pagine, anche infarcite di piccole e poco significanti quotidianità e ordinari episodi, per godere ancora della presenza dei protagonisti e soprattutto della felicità che hanno finalmente raggiunto? E avete presente anche quando, in assenza di queste pagine, continuate a sognare costruendo voi il seguito della storia incapaci di abbandonare essa e i personaggi? Qualcuno più artistico e dotato di altri mette per iscritto questi “sogni”, che diventano fanfictions; e del resto il fine della maggior parte delle fanfic, per quanto queste possano essere fedeli allo stile e alla caratterizzazione originali, è riempire i “vuoti” lasciati dagli autori, rendere reale (sulla carta, of course) quello che si sarebbe desiderato l’autore scrivesse, ma che non ha scritto e che probabilmente mai scriverebbe, per amore di coerenza, per rispetto della trama, per la conservazione dell’equilibrio. 


Ecco, Thunder + Lightning farà felici coloro che hanno amato il suo prequel e che hanno sofferto, si sono emozionati con i suoi protagonisti e hanno poi sognato o scritto di loro perché, in un certo senso, gran parte del libro ha le sembianza di una fanfic, pur essendo assolutamente originale. Come se l’autrice fosse una lettrice tra le tante altre sognatrici romantiche e amasse visceralmente i suoi personaggi, regala a questi pagine e pagine di piccole cose quotidiane (vero che le dissemina di indizi, ma questi spesso non appaiono determinanti) prima che inizi la “vera a e propria” storia; e soprattutto regala loro un legame saldo e saturo d’amore per tutto il libro e un lieto fine che rende tutti, ma proprio tutti, felici, sereni e speranzosi nel futuro (della cui luminosità hanno qualche discreta certezza, viste le doti premonitive di alcuni di loro).

L’autrice insomma realizza un sogno. Quello del far parte di un gruppo strettamente e indissolubilmente legato, dell’essere amati per quello che si è senza condizioni e ristrettezze; nello specifico di Redlie anche quello dell’avere accanto un padre che ci stima enormemente e da stimare altrettanto e dell’avere poteri straordinari (nonché una bellezza e un’intelligenza invidiabili). E, soprattutto, quello di avere accanto, e per l’eternità, l’essere che ci completa e che valorizza i nostri pregi e i nostri difetti rendendoci migliori, paghi, felici. Per spezzare questo idillio, che in certi brani del libro può apparire eccessivo e, a tratti, persino patetico, l’autrice inserisce furiose, accese, ma brevi litigate tra i due protagonisti, Redlie e Sean, e, in uno o due casi, alterchi irrazionali nel gruppo di amici. Se questi ultimi appaiono un poco forzati perché difficilmente conciliabili con la natura amabile e luminosa dei personaggi, i litigi e le incomprensioni tra i due amanti sono spesso feroci e rispecchiano le loro nature selvatiche e indipendenti. E sono ulteriormente giustificati dal dramma che i due stanno vivendo, vero antagonista nella storia. Perché nel libro compaiono nemici (anche se, come detto, forse un po’ tardivamente nell’economia della narrazione), che ordiscono piani complessi, coinvolgono nei loro progetti innocenti, progenie incapace, mostri e persino i personaggi mitologici di un quadro, mettono in difficoltà i protagonisti e a repentaglio le loro vite. Ma il vero nemico da sconfiggere, quello capace di allontanare tutti, di ferire la fratellanza e di spegnere l’amore, è quello contro cui combattono Redlie e Sean. L’immortalità: le scelte che comporta, le rinunce che pretende, le paure che scoperchia


Forse il problema, che scuote nel profondo Redlie e Sean e riesce a fare vacillare persino il loro amore, fa capolino un poco prematuramente, visto che i due amanti hanno appena ottenuto il dono di stare insieme per sempre, dopo essersi persi 436 anni prima senza la speranza di ritrovarsi, hanno da poco scoperto l’intimità (della quale pare non siano mai sazi, in modo spesso imbarazzante) e sono nel pieno della fase sognante, un po’ folle e un po’ cieca, dell’innamoramento. Ma il tema rimane profondo, ed è la ricerca di una possibile verità da rendere come risposta alla domanda “Cosa significa vivere per sempre, se non si ha nessuno con cui condividere l’eternità?”. Nessuno basta a se stesso. E spesso nemmeno un’altra persona può bastare all’altra, per quanto questa sia speciale, unica e irrinunciabile (e infatti, il leitmotiv di Sean, che trafigge il cuore di Redlie ogni volta, è lo struggente “Tu non sei mia”). Perché l’amore è come un sasso gettato nell’acqua, che per legge di natura genera infiniti cerchi che increspano la superficie, sempre più ampi, sempre più generosi, sempre più abbraccianti. E Redlie e Sean hanno già allargato i loro cerchi, comprendendo numerosi cuori e volti che la loro immortalità li costringerà ad abbandonare. Queste le parole di Redlie:
“L’amore è un sentimento vigliacco. Non si basta mai. Non puoi fermarti a un solo essere umano, se hai cominciato ad amare. Devi allargare il cerchio e comprendere gli altri perché il tuo amore vuol crescere e prosperare. Ma se una parte della cosa sola che siete tu e il tuo amato crede di non meritare tanto? Se l’amore è cresciuto più velocemente di quanto non siano cresciuti gli amanti? Perché il nostro amore è esploso, ma noi siamo rimasti due piccoli diciottenni impauriti e ci siamo accorti d’un tratto che ogni strada percorribile ci avrebbe condotti lontani anni luce dalla felicità.”
Come già detto, Redlie e Sean troveranno la strada giusta invece; il lieto fine è assicurato per tutti e l’autrice lascia aperte le porte per proseguire la storia almeno con un altro romanzo, assolutamente auspicabile. Perché nonostante un talvolta eccessivo e sdolcinato buonismo; nonostante una certa leggerezza narrativa (ma è da rilevare che linguaggio e temi sono per la fascia young adult); nonostante i numerosi capitoli che, pur dando parecchia soddisfazione ai lettori più romantici, obiettivamente sono di troppo, perché rallentano il ritmo della narrazione e ledono l’equilibrio della trama; nonostante la dimensione magica rimanga un poco farraginosa e indefinita (ad esempio, non mi è ancora chiaro se la trasmissione dei poteri avvenga per via genetica oppure per metempsicosi), anche se rispetto al primo libro il background soprannaturale ha acquisito contorni più precisi; il libro lascia quel senso di indeterminata nostalgia, che lega ai suoi personaggi e alle sue atmosfere anche nei giorni che seguono al ritorno del tomo sullo scaffale. E soprattutto trasmette qualcosa di importante, di buono, di luminoso, di caldo… il desiderio di amare e di essere amati in modo puro, senza condizioni, riserve, limitazioni. E il desiderio di migliorarsi, per se stessi e per gli altri. L'AUTRICE: Anna Giraldo è una lettrice “seriale”, ama viaggiare e adora i felini. Non è mai riuscita a tenere i piedi ancorati alla solida terra per più di cinque minuti consecutivi. Tempo addietro, la cosa la preoccupava molto: si impegnava quotidianamente in veri e propri esercizi di serietà. Una noia mortale. Ma, un giorno, la passione per la scrittura l’ha travolta. Da allora si diverte a intrecciare la realtà con le sue storie fantastiche, a cercare nuovi varchi attraverso i quali affacciarsi al mondo.

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