Abbiamo ottenuto la “tanto” desiderata parità dei sessi: basta pattine in cucina e interminabili bucati: ben venuta intraprendenza.
Volenti o nolenti siamo come gli uomini al lavoro, così dobbiamo far credere per una questione di quieto vivere: sappiamo di essere migliori.
Rispondiamo a due, tre telefoni in contemporanea, scriviamo mail e sorridiamo.
Si, noi sorridiamo perché in fondo è la chiave per la serenità anche in ufficio.
E nelle relazioni? Beh qui forse perdiamo dei colpi.
Lui scrive. Fa tutto lui, ti invita fuori: aperitivo, cena e dopo cena.
Poi sparisce da whats app, le telefonate sono troppo impegnative questo ti è chiaro da anni, ma è attivo sul suo smart phone: ti mette “like” su facebbok.
Ecco qui ti si impalla il cervello, non è colpa dei numerosi giorni di vacanza ravvicinati che ti hanno regalato un grazioso “fuso orario”, no hai, semplicemente, il vuoto totale.
Nessun messaggio, chat su whats app, telefonata, ma gli piace il tuo status e una fotografia condivisi sul tuo wall del social media più famoso al mondo.
Che le relazioni si basino sui like di Facebook?
Evidentemente si.
Tra un dubbio e un disgusto fai le valige e torni a Londra.
Speri di trovare, magari in St. James’s Street davanti a John Loob un Ragazzo o un Uomo che, oltre ad acquistare un paio di scarpe, ti dica: I like you.
Foto: Le 21ème