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Renzi e il “sacrificio” delle riforme da fare

Creato il 02 aprile 2015 da Libera E Forte @liberaeforte

++ Renzi, con taglio 6 mld Irap mettiamo a dieta lo Stato ++

L’immagine storica di Renzi dipenderà dal fatto se riuscirà davvero a fare o no le riforme. Se ci riesce può darsi non sia rieletto, ma la sua importanza per il Paese resterà per sempre. Se non riesce a farle rischia comunque di non essere rieletto”. È la risposta data da Gehrard Schröder a Roberto Napoletano durante l’inaugurazione del Salone del risparmio (‘Il doppio nein di Schröder e il futuro dei giovani italiani‘ sul Sole 24 ore del 29 marzo). Ma la domanda qual era?

Il direttore del Sole aveva presentato un piccolo ragionamento: dopo avere fatto le riforme, dimezzato i tempi del sussidio di disoccupazione, reso flessibili i salari, tagliato le prestazioni sanitarie, diminuito il costo del lavoro e investito nella formazione, l’ex cancelliere tedesco aveva ottenuto due risultati: la spaccatura del suo partito e la sconfitta elettorale da una parte; la rinascita della Germania dall’altra (in realtà l’argomentazione di Napoletano terminava con una domanda: “Il dividendo delle sue riforme lo ha incassato Angela Merkel. Mi tolga una curiosità: le ha mai detto grazie?” La risposta è stata un lapidario “Nein”).

Insomma, un “sacrificio” politico che Napoletano, riferendosi alla situazione tedesca, riassume con queste parole: “noi abbiamo perso le elezioni, ma i nostri giovani hanno vinto, solo così potevamo guarire”. Alla luce di questa considerazione, la “domanda” di Napoletano era stata: “Non credo che Matteo Renzi voglia perdere le elezioni e, quindi, questo vuol dire che non guariremo mai?”

MC


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